domenica 5 aprile 2009

Pietro Binda detto Péder

Piero Colaprico - L'estate del Mundial
Milano, estate 1982, il mondo dello spettacolo assiste incredulo a due omicidi che si susseguono a distanza di poche ore. Il maresciallo dei carabinieri Binda segue una pista investigativa che porta al 1959, quando la banda dei Cavallini (dal nome della valle bergamasca di provenienza) svaligiò una gioielleria in via Motenapoleone, portandosi a casa una refurtiva da centinaia di milioni di lire, compreso l'Occhio del Mare, uno dei diamanti più preziosi del mondo e mai più ritrovato.
Sullo sfondo l'eccitazione per la vittorie della nazionale ai mondiali spagnoli, una città impegnata nell'esasperante rincorsa all'affermazione individuale e un delitto eccellentissimo, quello di Calvi trovato appeso al ponte dei Frati Neri di Londra, che lo stesso Binda dovrebbe seguire per conto di un generale esigente.
Anche se lo stile non mi convince del tutto (mi sono trovato più volte a storcere il naso), la simpatia per il protagonista e la curiosità per lo svolgimento delle indagini sono stati degli ottimi motivi per finire il libro.
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