lunedì 7 gennaio 2008

Sui vantaggi di un colpo si stato militare in Italia oggi

Gentili concittadini,

mi rivolgo a voi in queste ore di "emergenza" - per citare chi mi ha preceduto - con la volonta' di esporvi alcuni punti di vista su un'opzione politica non ancora abbastanza considerata dalle masse - ma certamente al vaglio dei diretti interessati, come alcune vicende giudiziare lasciano intuire - e che potrebbe risollevare d'un balzo le sorti di questo nostro putrescente paese.

Non sto parlando della gia' invocata "spinta etica" che dovrebbe rivegliarsi nel cuore dei giovani italiani. Parlo piuttosto di un'evento che favorirebbe questa spinta. E molto altro ancora.

Insomma, per dirlo in una parola, sto parlando della possibilita' (o probabilita'?) di un colpo di stato militare in Italia.

Non mi dilunghero' sulla lunga relazione che la nostra giovane repubblica ha intrattenuto negli anni con i tentativi di colpo di stato da parte delle forze armate.
Tralascero' anche di esporre perche', a mio paraere, l'opera di delegittimazione a 360 gradi delle forze politiche parlamentari - anche e soprattuttto grazie alle intercettazini telefoniche rese pubbliche proprio da quell'apparato militare che le raccoglie e gestisce - faccia gia' parte di un progetto del genere.
Arrivero' subito al punto, elencando solo alcuni dei numerosi vantaggi che un'evento del genere potrebbe dare a noi tutti:

- maggiore efficienza: la storia ci ha insegnato come i regimi autoritari siano in grado di assicurare maggiore efficienza nella gestione del territorio dello Stato. Sia nei settori pubblici (trasporti, sanita', giustizia e, ultimo ma non ultimo...getsione dell'immondizia!), che nell'economia generale del paese. Come sostiene il sociologo Ralf Dahrendorf in "Quadrare il cerchio", le economie asiatiche - per la maggior parte sviluppate sottto sistemi autoritari - riescono a produrre risultati sorprendenti sacrificando quel bene caotico e improduttivo che e' la liberta' democratica. Il libro e' stato scritto nel 1996: da allora, i fatti gli hanno dato ragione.
Inoltre, un governo autoritario e dittatoriale sarebbe molto meno suscettibile alla corruzione dilagante che caratterizza i governi pseudodemocratici e lobbistici quali i governi italiani degli ultimi cinquant'anni.

- minore conflittualita' corporativistica: nei regimi autoritari scompaiono le organizzazioni sindacali e le libere associazioni di produttori. Al loro posto sorgono delle "corporazioni" che sono diretta emanazione dello stato. Se consideriamo che da un lato il conflitto sindacale ha fatto perdere negli anni buona parte del vigore dell'economia italiana, e che dall'altro le guerre lobbistiche - che sono ormai il succo del dibatttito parlaentare - hanno confuso l'azione dei vari governi a livelli inverosimili, non risulta forse evidente il vantaggio che deriverebbe da una maggiore "regolamentazione" di questi ampi e potenti frammenti della societa'? Potremmo restare sorpresi da quanto un coprifuoco sia ben piu' interessante della litigiosita' da talk show che ci ostiniamo a chiamare "dibattito democratico".

- maggiore importanza strategica nello scenario internazionale: con l'ascesa al potere dell'apparato militare l'Italia potrebbe essere in grado di sviluppare quella che e' forse la sua maggiore risorsa economico/politica al momento disponibile. Non mi riferisco al turismo o ai beni culturali. sto parlando della posizione privilegiata nello scenario geopolitico che vede nel Medio Oriente il fulcro dei conflitti internazionali. Certamente una dittatura militare sarebbe in grado di gestire questa peculiarita' del nostro paese in maniera paricolarmente poratttiva e coraggiosa. Non dimentichiamoci che le nostre coste accolgono le basi aereonautiche piu' vicine a tutti gli obiettivi sensibili del medioriente.

- fiducia e novita': con una svolta tanto controcorrente come un colpo di stato militare, i cittadini italiani potrebbero finalmente respirare il "nuovo". Un nuovo eccitante, che da' fiducia, che offre sicurezza, che regala un'identita' unica in europa, che ispira orgoglio. Tutte quelle emozioni, insomma, che gli italiani hanno perso da tempo. del resto, nella tv italiana le icone piu' utilizzate e amate dai telespettatori sono quelle di membri dell'aparato militare (carabinieri e poliziotti). Dato che l'Italia e' un paese ancora pre-digitale, in cui la televisione svolge la funzione persuasiva che svolgeva nell'europa degli anni sessanta, non sorprenderebbe scoprire negli italiani una inconscia fiuducia per un Maresciallo Rocca al potere.e un governo mililtare avrebbe un'iconografia e un patrimonio simbolico particolarmente ricco da utilizzare. Provare per credere.

- un nuovo dissenso: ma chi forse trarrebbe maggiore giovamento da un evento del genere saremmo noi. Noi, quelli che immediatamente si schiererebbero nelle file del dissenso. Come gia' accadde in molti paesi negli anni 70/80, tanti "dissidenti" sceglierebbero la via dell'esilio volontario. Si ritroverebbero nelle principali citta' europee. Si incontrrebbero. Si conterebbero. Creerebbero associazioni, movimenti, riviste. Susciterebbero l'attenzione internazionale e farebbero di tutto per dare il meglio di se' nella "causa" della liberazione dell'italia. Si aprirebbe un nuovo dibattito sulle possibilita' del dopo-golpe, su come gestire un'eventuale transizione democratica che non ci riporti agli anni di Prodi e Berlusconi. I pavidi, i servi, i buffoni salirebbero a galla come la pula del grano e verrebbero facilmente smascherati. I giovani italiani troverebbero qualcosa di meglio di cui ocuparsi che il calcio, i mercatini di natale e le tette. E lo farebbero, state certi che lo farebbero. Perche' sarebbe proprio questa "anomalia" italiana la piu' grande pubblicita' sulla scena internazionale che abbiamo mai avuto da anni. E un'occasione per migliaia di giovani sbandati dediti alla Play Station 2 di dare un senso alla propria vita. Certo, sarebbero pur sempre delle pecore, delle pecore nel gregge della resistenza. Ma credete forse che questo si possa cambiare?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la poilitica paga il loro effigiato impreca i cani mordono "e nessuno e' la 'a curarti le ferite"
un gentile crocefisso risanatore liberatore e perfido come un celante calibro e ideologia
sedicenti illuminano

Anonimo ha detto...

non esiste in Russia,non esiste in Italia,esiste in America.Tutti gli infiltrati sono Americani con lavoro di Stato e di Governo http://www.movisol.org/golpe.htm