"Una sorta di co-scrittura, ecco quale sarebbe la mia scrittura ideale. Una penna che con la massima precisione possibile segua le tracce dell'esistenza, guidata da una mano che non è mia e non è mia; altro e altre mani ancora dovrebbero scrivere con lei. L'elemento più soggettivo e quello più oggettivo dovrebbero unirsi in un intreccio indissolubile "come nella vita", la persona mostrarsi per quello che è senza mettersi a nudo. Lo sguardo, colpito ma non offuscato da un residuo di oscuri sentimenti, non freddo ma partecipe, il meno sentimentale possibile, ne guadagnerebbe un'attenzione libera da pregiudizi"
Christa Wolf, 1994
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