mercoledì 28 maggio 2008

Recinzioni - GOMORRA (M. Garrone, 2008)

Opera autoriale in senso strettissimo, baciata dal suo tempo come la fatica letteraria da cui è tratta; film già divenuto culto prima ancora di uscire nelle sale (per le voci sul cast, per la colonna sonora, le implicazioni e il set); opera perfetta sotto quasi sotto ogni aspetto: verista ma non pauperista, pasoliniana ma non moraleggiante, violenta ma non compiaciuta. Se vogliamo è un affresco, bellissimo e agghiacciante, che riassume solo il contesto del libro, e non i suoi intrecci economico-sociali: ma questa è la dimostrazione di quanto il regista ha sentito il film "suo", e non di Saviano o di Procacci (il produttore). Scrive Alessio Guzzano: "Garrone è un intimista post-industriale. Stile assoluto applicato allo stomaco." La scena del matrimonio, pochi secondi di raccordo tra due episodi, vale da sola il Gran Prix della Giuria. Esiste al momento un cinema italiano -europeo?- migliore di questo? Attendiamo fiduciosi l'altro prodigio di Cannes, Sorrentino. Del regista non perdetevi L'imbalsamatore. Tra gli sceneggiatori Maurizio Braucci e lo stesso Saviano.
Voto: 8

22 commenti:

Jallo ha detto...

guarda che anche se non scrivi un parolone per riga si capisce lo stesso...forse anche meglio

Anonimo ha detto...

ok..la prossima volta scriverò:

"ahò raga sto film è bellizzimo, è un trip! daje!"

va bene?:)

Federico ha detto...

non vedo l'ora che il film esca nelle sale qui!
porterò un po' di amici a vederlo..

p.s.: bella recensione, mi piacciono i paroloni :)

Jallo ha detto...

sì, perché tu sei un pasoliniano!

Anonimo ha detto...

Evviva Pasolini e Garrone! ---> Paroline o paroloni,l'importante è riferire il senso e il contenuto.Mi sembra proprio che qui non manchino**Perciò evviva Paolo Mereghetti!Manu

Federico ha detto...

filo, alludi alla mia omosessualità?

Anonimo ha detto...

ricordate che le parole prima d'ogni altra cosa sono disegni, e come tali devono innanzitutto emozionare..poi comunicare...:)

Jallo ha detto...

chi é?
questa mi sembra davvero la cazzata del secolo

lafranzine ha detto...

Ribadisco il mio pensiero: le parole sono importanti e non vanno assolutamente usate a sproposito per impressionare.

Jallo ha detto...

mmmh. qui prende una brutta piega.
"assolutamente", fra, é di per sé una parola impressionante. e poi dove sta scritto che le parole non vadano usate per impressionare?
io penso che dipenda molto dal contesto.
ad es. se voglio far colpo su una donna, magari mi servirò anche delle parole per Impressionarla.
fede, come ben sai, usa tantissimo le parole per impressionare, anche al di là del semplice scopo di comunicare un contenuto. questo lo ritieni inammissibile?
paolo secondo me potrebbe permettersi di usare un linguaggio meno forbito, se non altro per essere più comprensibile.

paulmoss ha detto...

A me non sembra di essere stato "troppo" forbito, nelle mie recensioni: soprattutto se parliamo in una platea come meltingminds. Soprattutto se il concetto di "popolare" è stra-abusato da tempo.

Inutile far finta di non capire, o di non avere il tempo di leggere, se in mille altre occasioni si è molto più celebrali (e con gusto).

Se si ha difficoltà a concentrarsi su dieci-righe-dieci di recensione, si spieghi dove e quali sono i paroloni che ostacolono nella comprensione del testo: farò volentieri ammenda.

paulmoss ha detto...

ps.: la citazione delle parole come "forma evoluta di disegno" è mia e di una buona schiera di storici-antropologi (diciamo pure tutti).

Jallo ha detto...

prima riga: "Opera autoriale in senso strettissimo, baciata dal suo tempo come la fatica letteraria da cui è tratta". halla modonna, ma é un incipit da trombone!
poi: "verista ma non pauperista, pasoliniana ma non moraleggiante, violenta ma non compiaciuta". mi sembra un conguaglio di aggettivi impegnativi che non viene per nulla spiegato. sarebbe molto interessante che tu ti impegnassi a spiegare cosa vuoi dire con tutte queste cose!
la citazione di Guzzano (chi é? scusa l'ignoranza): "Garrone è un intimista post-industriale. Stile assoluto applicato allo stomaco." anche questa necessita di una bella spiegazione per essere compresa. così com'é suona come un'altra trombonata.
la conclusione: se proprio vuoi colpire con qualcosa di sonante é questo il momento buono. così com'é non regge la densità del resto della recinzione.
paolo, non é per polemizzare e non é una questione di concentrazione, come penso che dimostrino questi commenti.
lo so che non vale granché, ma secondo me hai i numeri per scrivere molto meglio

paulmoss ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
paulmoss ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
paulmoss ha detto...

ma caro filippo, apprezzo i tuoi sforzi, davvero..anzi, benvengano i volenterosi commentatori come te!

però...però...:

1) prima riga: "halla modonna, ma é un incipit da trombone!". Cosa intendi per "trombone", in questo contesto? Sto forse dando una lezione a qualcuno, o è un incipit come altri? Leggi spesso le recensioni degli altri, sui giornali, nelle riviste specializzate, su internet?

2)secondo: "mi sembra un conguaglio di aggettivi impegnativi che non viene per nulla spiegato." Beh, che siano (un minimo) impegnativi non ho dubbi, ma proprio per questo, forse, non richiedono ulteriori approfondimenti. In ogni caso ti accontento:

Dal De Mauro:
-Pauperista: "che celebra la condizione di povertà"
-Verista: "Che esprime adesione alla realtà oggettiva"
-Pasoliniano: "dello stile di Pasolini (in questo caso regista)"

..ma anche con questa spiegazione non renderei giustizia all'uso simbolico delle parole: infatti non occorre solo sapere il significato di un termine, come ben sai, per capire il contesto in cui può essere applicato. E in questo senso credo che la platea di meltingminds sia abbastanza evoluta per capire che, usati in questa sede, i suddetti termini hanno un senso (e un valore simbolico) che non avrebbero in altra: in una chiacchierata tra amici non li userei mai.

Sulla citazione di Guzzano (è un critico cinematografico, cambiava qualcosa sapere il suo c.v.?), "stile assoluto applicato allo stomaco", che vuoi che ti dica? colpa mia se non hai colto le impressioni che volevo lasciarti. Ma io credo che le parole non debbano per forza essere acqua fresca, ma restare (anche) suggestioni...

Sulla conclusione: a parte che il mio scopo non era "colpire" con qualcosa di "sonante" -forse è da questo malinteso che dobbiamo partire fin dall'inizio-, c'è da dire che una bella botta -d'opinione e di stile, se vuoi- ho provato a darla: "esiste un cinema italiano -europeo?- migliore di questo?". Le ultime frasi ("Attendiamo fiduciosi l'altro prodigio di Cannes, Sorrentino. Del regista non perdetevi L'imbalsamatore. Tra gli sceneggiatori Maurizio Braucci e lo stesso Saviano"), frasi senza dubbio debolucce dal punto di vista effettistico, prendile, se vuoi, come innocue postille...

Per finire: poco fa, su msn, mi hai detto che solitamente non leggi le altre mie recensioni: forse l'esercizio volenteroso di scrivere per una platea ristretta si modificherebbe, si adatterebbe meglio a quella platea se, con pari dedizione, i commenti lasciati dai lettori tenessero conto anche di ciò che stato scritto in precedenza. Se così non è, risulta difficile (per colui che scrive) trarre delle conclusioni sulla comprensibilità del proprio stile.

..sono stato chiaro?:)

Jallo ha detto...

sì, sei stato chiaro quanto supponente. non leggo spesso le recensioni sui giornali, webzine e riviste specializzate e non me ne frega più di tanto perché trovo che spesso si cada in un esercizio intellettuale di poco valore. preferisco sentire le opinioni dei miei amici nel contesto di una chiaccherata per capire quello che c'é di buono in giro, le trovo più affidabili.

gli aggettivi che hai usato per me avrebbero senso in un contesto ironico, per sbeffeggiare un certo modo di var valere la propria formazione nella scrittura per il pubblico.

io vedo che meltingminds si configura più come un cazzeggio/ chiaccherata/discussione tra amici che come un contesto "serio" dove si formulano giudizi ponderosi sulla realtà dei nostri giorni. magari qualche volta sì, ma non mi sembra una tendenza dominante di questo blog.

se il tuo "esercizio volenteroso" suppone che i blogger di meltingminds si applichino con dedizione a quello che scrivi forse faresti meglio a non scriveci affatto, perché qui una tale costanza (per fortuna) non esiste.
chi ha voglia scrive e legge quello che gli pare, quando e come ne ha voglia. cosa che mi rende piacevole frequentare questo sito.

ciò non toglie che ognuno la prenda come vuole, più o meno seriamente, ma poi non fare il risentito se ti dico che i tuoi post non li leggo tutti.
in realtà le tue recinzioni nnon mi piacciono, quelle poche che ho letto mi sembravano tratte paroparo da un morandini. inoltre il ritmo a cui le pubblichi mi urta:
1) perché non ho neanche il gusto di aspettare quale sarà il film o la coppia di film che recensirai dopo
2) perché mi viene il ragionevole dubbio che se ci dedicasse un po' più di tempo troveresti qualcosa di più originale da scrivere, o quantomeno di più personale.

paulmoss ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
paulmoss ha detto...

heilà, filo! mi sa che ho proprio sbagliato a fare quell'ironia alla fine..mica era per rimproverarti di non leggermi..

anzi..ti chiedevo se mi avevi già letto, o se avevi letto già altre recensioni, per dirti che...quasi tutte le mie recensioni SONO prese dal morandini!:) l'avevo già scritto (citato) in principio, ecco perché non credo che il mio stile sia particolarmente complesso...nel caso lo è (anche) quello di Morandini (ma io onestamente lo trovo più che leggibile).

Riguardo il mio "esercizio volenteroso", non m'illudo certo che ci sia questa costanza anche negli altri, e infatti ognuno scrive e commenta con intensità diversa..piuttosto,ripeto: per capire come scrivere, o come gli amici vorrebbero che tu scrivessi, bisogna capire se quelle persone ti leggono di frequente (nel caso di Fede, ad esempio, non ho dubbi) oppure no. Tutto qua. Non mi sembra di chiedere nulla di eccessivo.

Sulle ultime affermazioni, permettimi di precisare due cose:
1) non pensavo di urtare la sensibilità di qualcuno postando delle breve recensioni (in media una al giorno - ti sembra troppo?)
2) ti assicuro che il mio modo di scrivere è assolutamente personale, anche in questa supposta (da te) "seriosità" che interromperebbe (o disturberebbe) il tono "da bar" di questo blog..
Non disdegnerei di leggere anche tuoi testi più elaborati o meno sfuggenti, ma non per il desiderio di gareggiare o di sbeffeggiare alcunchè, anzi..solo per il gusto di approfondire qualche questione che dal vivo non è possibil approfondire (in quanto fisicamente non ci vediamo). Mi sembra una potenzialità in parte inespressa di Meltingminds, nato con questo scopo.

Ma sulla questione principale, l'uso a sproposito delle parole, possiamo discutere ancora, e valutare l'opinione anche d'altri.
abbracci.

paulmoss ha detto...

p.s.: quindi scusami ancora per l'ultimo paragrafo della mia penultima risposta, non era necessario e ho solo messo altra carne sul fuoco..
quello che vorrei solo farti capire è che è facile liquidare uno "sforzo" di scrittura (quando cioè non è copia&incolla o citazione sfuggente) come "onanismo stilistico", "cazzata del secolo" o "trombonata", senza argomentare..anzi diciamo pure che per chi scrive è parecchio frustrante: credo che prestare un po' più di attenzione e rispetto a ciò che si legge sia un esercizio utile e gentile (anche in un bar).:)

Jallo ha detto...

hai qualcosa contro i bar?

paulmoss ha detto...

eheh, niente! però mettila così: dopo un po' la squallida routine dei bar ti viene a noia, ed è bello invitare gli amici a cena, apparecchiare per loro la tavola, preparargli un bel manicaretto. Ogni tanto.