#59 - Parla con lei
(Habla con ella)
Un film di Pedro Almodóvar. Con Leonor Waitling, Javier Cámara, Rosario Flores, Darío Grandinetti, Paz Vega, Elena Anaya, Leonor Watling. Genere Drammatico, colore 112 minuti. - Produzione Spagna 2002.
L'infermiere Benigno accudisce la ballerina Alicia, in coma da quattro anni. Il giornalista Marco accudisce la torera Lydia, sua compagna, in coma da alcuni mesi. Nove mesi dopo, Lydia è morta, mentre Benigno è in carcere con l'accusa di avere stuprato e messo incinta Alicia. Benigno si uccide, Alicia abortisce ed esce dal coma. Marco e Alicia s'incontrano a teatro, a un balletto. “Niente è semplice nella vita” dice, alla fine, G. Chaplin, maestra di balletto. Nemmeno nell'amore. Passati i cinquant'anni, P. Almodóvar, autore di film “al femminile”, fa un film dove gli uomini sono in prima fila e piangono, un film di finestre e di porte, ricco di simmetrie, metafore, simboli, incroci, rimandi che parla di tante cose: amore folle, morte, solitudine, incomunicabilità delle emozioni, potere ignorato della parola, silenzio del corpo, necrofilia (collegata al voyeurismo, dunque alla cinefilia), balletto (P. Bausch), musica (C. Veloso e la sua voce), corrida, cinema nel cinema (Amante menguante, pornofilm surrealista), amicizia virile. E un finale aperto al futuro che chiude un film disperato. 3 Oscar europei 2002: film, regia, sceneggiatura e Golden Globe per il film straniero
(Habla con ella)
Un film di Pedro Almodóvar. Con Leonor Waitling, Javier Cámara, Rosario Flores, Darío Grandinetti, Paz Vega, Elena Anaya, Leonor Watling. Genere Drammatico, colore 112 minuti. - Produzione Spagna 2002.
L'infermiere Benigno accudisce la ballerina Alicia, in coma da quattro anni. Il giornalista Marco accudisce la torera Lydia, sua compagna, in coma da alcuni mesi. Nove mesi dopo, Lydia è morta, mentre Benigno è in carcere con l'accusa di avere stuprato e messo incinta Alicia. Benigno si uccide, Alicia abortisce ed esce dal coma. Marco e Alicia s'incontrano a teatro, a un balletto. “Niente è semplice nella vita” dice, alla fine, G. Chaplin, maestra di balletto. Nemmeno nell'amore. Passati i cinquant'anni, P. Almodóvar, autore di film “al femminile”, fa un film dove gli uomini sono in prima fila e piangono, un film di finestre e di porte, ricco di simmetrie, metafore, simboli, incroci, rimandi che parla di tante cose: amore folle, morte, solitudine, incomunicabilità delle emozioni, potere ignorato della parola, silenzio del corpo, necrofilia (collegata al voyeurismo, dunque alla cinefilia), balletto (P. Bausch), musica (C. Veloso e la sua voce), corrida, cinema nel cinema (Amante menguante, pornofilm surrealista), amicizia virile. E un finale aperto al futuro che chiude un film disperato. 3 Oscar europei 2002: film, regia, sceneggiatura e Golden Globe per il film straniero
7 commenti:
tendenzialmente SI', ma dovrei rivederlo. di sicuro c'è UNA SCENA CHE MI é RIMASTA IMPRESSA, prova a indovinare quale
quella del film muto porno-surrealista?:)
sissì, ma io non mi ricordo bene: che senso ha quella sequenza nell'economia del film?
evvabbe'...riveditelo!P.
ma oh, io chiedo all'esperto!
se c'hai fatto una recinzione te lo sarai rivisto di recente, no?
e poi che risposta del cazzo é?
lo dicevo per non toglierti il gusto di rivederlo...!
Benigno, l'infermiere, racconta con un certo affanno ad Alicia il film muto che è andato a vedere per lei, "Amante menguente", amante rimpicciolito: bevuta una pozione, l'amante diventa grande pochi centimetri e nel letto con l'amata, comincia a camminare sulle sinuose montagne del suo corpo, fino a quando scivola tra le gambe e davanti a lui si apre una nera caverna lussureggiante, in cui penetra. E l'amata addormentata, come per miracolo, si risveglia.
ok. ma che senso ha?
é un semplice divertissement o qualcosa di più?
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