#54 - Le iene - Cani da rapina
(Reservoir Dogs)
Un film di Quentin Tarantino. Con Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn, Lawrence Tierney, Quentin Tarantino. Genere Poliziesco, colore 99 minuti. - Produzione USA 1992.
Dei sei partecipanti alla rapina fallita di una gioielleria a Los Angeles – che non si conoscono nemmeno tra loro e sono stati ribattezzati con nomi di colori – due sono morti (Mr. Blue = E. Bunker e Mr. Brown = Q. Tarantino) e un terzo (Mr. Orange = T. Roth) è ferito. I quattro superstiti si ritrovano in un deposito: uno di loro è una spia. Il deposito è il teatro principale dell'azione, frantumata in sconnessioni temporali che forniscono notizie su quel che è successo prima e dopo la rapina/trappola. Ottimo esordio di un giovane attore-sceneggiatore (1963) che allunga la lista eccellente dei registi americani di origine italiana con un film sotto il segno della morte e della violenza, caso raro di opera d'autore a basso costo nel quadro del cinema gangsteristico. Anche nella scena più cruda – la tortura del poliziotto – non c'è compiacimento: Tarantino è radicale, non morboso. Nella rappresentazione del mondo del crimine manca qualsiasi alone romantico. La compagnia degli interpreti è eccellente: oltre a H. Keitel (Mr. White) che del film è anche uno dei produttori, bisogna citare almeno Roth e S. Buscemi (Mr. Pink). M. Madsen è il sadico Mr. Blonde. Rititolato in Italia, con eguale insuccesso, Cani da rapina, dopo Pulp Fiction. Vietato ai minori di 18 anni. Trasmesso alla TV italiana con tagli per 29 minuti.
(Reservoir Dogs)
Un film di Quentin Tarantino. Con Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn, Lawrence Tierney, Quentin Tarantino. Genere Poliziesco, colore 99 minuti. - Produzione USA 1992.
Dei sei partecipanti alla rapina fallita di una gioielleria a Los Angeles – che non si conoscono nemmeno tra loro e sono stati ribattezzati con nomi di colori – due sono morti (Mr. Blue = E. Bunker e Mr. Brown = Q. Tarantino) e un terzo (Mr. Orange = T. Roth) è ferito. I quattro superstiti si ritrovano in un deposito: uno di loro è una spia. Il deposito è il teatro principale dell'azione, frantumata in sconnessioni temporali che forniscono notizie su quel che è successo prima e dopo la rapina/trappola. Ottimo esordio di un giovane attore-sceneggiatore (1963) che allunga la lista eccellente dei registi americani di origine italiana con un film sotto il segno della morte e della violenza, caso raro di opera d'autore a basso costo nel quadro del cinema gangsteristico. Anche nella scena più cruda – la tortura del poliziotto – non c'è compiacimento: Tarantino è radicale, non morboso. Nella rappresentazione del mondo del crimine manca qualsiasi alone romantico. La compagnia degli interpreti è eccellente: oltre a H. Keitel (Mr. White) che del film è anche uno dei produttori, bisogna citare almeno Roth e S. Buscemi (Mr. Pink). M. Madsen è il sadico Mr. Blonde. Rititolato in Italia, con eguale insuccesso, Cani da rapina, dopo Pulp Fiction. Vietato ai minori di 18 anni. Trasmesso alla TV italiana con tagli per 29 minuti.
4 commenti:
Bello questo film!! però una volta che vedi il finale poi non ti verrà mai in mente di rivederlo
non é vero, visto e rivisto più volte. sicuramente meglio in lingua originale che in italiano.
paul, decisamente SI'.
ricordo solo che l'esordio di tarantino come sceneggiatore é di poco precedente (true romance - una vita al massimo, con brad pitt-christofer walken s.l.jackson e christian slater - anche se il film é stato realizzato l'anno dopo reservoir dogs, quindi forse c'hai ragione tu).
ho letto a proposito del film un'interessante analisi (non ricordo il nome dell'autore) in cui veniva sottolineato lo stretto rapporto tra lo spargimento del sangue di mr. orange e lo scorrere del tempo narrativo: decisamente irreale, ma estremamente vincolante per lo spettatore!
figata, allora!
Paolo
e inoltre mi viene in mente anche tutto il gioco di cornici e controcornici che viene tirato in ballo quando mr.orange non é ancora mr.orange e il poliziotto nero gli spega il da farsi e gli fa lezioni di teatro.
piuttosto cerebrale come invenzione registica ma secondo me alleggerita da una successione temporale (la sequenza passa senza soluzione di continuità dal rapporto poliziotto insegnante/poliziotto allievo al rapporto mr.orange/mandante) molto divertente!
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