sabato 12 luglio 2008

ecco una storia

Voglio raccontarvi una storia, perchè quando il peggio passa, hai voglia di dichiarare al mondo intero la tua gioia e la tua stima verso persone straordinarie. quando il peggio passa, e cominci di nuovo a connettere qualcosa di razionale, ti rendi conto di essere stato fortunato.
Siamo stati fortunati, e nella consapevolezza di ciò, rendo pubblica questa storia per dare merito al merito.
Il 2 luglio scorso, una telefonata dall'ospedale Sir Rama Ganga di New Dehli, annuncia a mio padre che mio fratello(in viaggio in india da 4 mesi) è ricoverato da loro, nel reparto intensivo...diagnosi: emorragia cerebrale con conseguenti crisi epilettiche e paralisi del lato sinistro delle attività motorie. Causa: sconosciuta.
Panico. Insieme alla mia famiglia abbiamo passato la notte più brutta della nostra vita, galleggiando nell'incertezza e soprattutto nell'impotenza. Cosa era successo a Mario, perchè?I medici indiani ci dicevano (e dicevano alla sua ragazza che era con lui!!) che forse non avrebbe superato la notte, che forse sarebbe rimasto paralizzato, che forse avrebbero potuto operarlo a cervello aperto...insomma, PANICO. Il mondo mi è crollato, non ho mai provato tanta paura in vita mia. Abbiamo chiamato l'Ambasciata, ma lì la risposta è stata: " e noi che ci possiamo fare? Vostro fratello è già in ospedale, più di così..."
Panico. Fino a quando, all'improvviso, ci arriva una telefonata dall'olimpo degli dei tutti: " Siamo della Rega, Nora Humpt ci ha detto che il suo ragazzo è in grave pericolo in india, ci pensiamo noi.
Mio fratello prima di partire aveva fatto tesseramento a questa assicurazione sanitaria svizzera, e questo suo piccolo piccolo gesto di prevenzione gli ha salvato la vita.
La Rega in due giorni ha organizzato il viaggio di ritorno per Mario, un volo speciale su un jet privato che in 8 ore lo avrebbe portato a zurigo, direttamente all'ospedale per farlo operare.
Ragazzi,ci siamo trovati di fronte le persone più splendide di questo pianeta: questo piccolo aereo è arrivato, gli infermieri, dottori, comandante, sono scesi per accoglierci e tranquillizzarci, chiedendo scusa a noi se non parlavano italiano (!!!)
Hanno portato Mario immediatamente in ospedale, dove ancora adesso è ricoverato: l'emorragia è stata causata da una MAV, malformazione arterio venosa, esplosa per lo stress, la pressione dell'himalaya, le minchiate che normalmente fa mio fratello,o puro caso,ancora non si sa..sta di fatto che ci stava per lasiare le penne dall'altra parte del mondo.
In ospedale a zurigo sta ricevendo le cure e le attenzioni migliori : è ancora in quarantena per il rischio dei batteri indiani, ma apparte il fatto che mi devo vestire da astronauta per poterlo vedere, sta molto meglio, e presto lo opereranno. L'attenzione che il personale di questo ospedale riserva ai pazienti è degna di ammirazione, ancora una volta: i malati sono trattati nel rispetto totale delle loro esigenze fisiche, psicologiche, estetiche...che tu ti sia fatto un graffio o che sia in fin di vita hai diritto allo stesso trattamento. Questa gente fa bene il proprio lavoro, e lo fa col sorriso...faccio di continuo un sacco di danni, come far scattare allarmi o sbagliare nella procedura di disinfettazione prima di entrare in sala, ma loro non mi caziano, semplicemente mi guardano e dicono: ora hai imparato, la prossima volta non sgaglierai. In Italia si pagano gli infermieri per chiudere un occhio, per ammettere l'eccezione, lì hai come l'impressione che ognuno sia una piccola parte del sistema,più o meno importante non importa,e che facendo bene il proprio lavoro, tutti partecipano all'ingranaggio perfetto.
Fa paura ragazzi, è un altro mondo completamente.
Cosa ho imparato da questa esperienza: ciò che non ti abbatte ti fortifica (una settimana fa volevo morire, adesso sorrido e ringrazio gli svizzeri), fai il tuo lavoro e fallo bene, faccio parte di un sistema anche io, e nel mio piccolo devo mirare al suo miglioramento, voglio bene al mondo intero, perchè dopo questa brutta esperienza, che mi stava per portare via il mio adorato fratellone, nessun astio ha più importanza. la vita è troppo importante per sprecarla.
La tessera assicurativa è costata 30franchi, più 50 volontari di donazione. Il rientro su un volo privato che gli ha salvato la vita è costato alla Rega 130.000franchi ( circa 100.000euro).
Sono tanti soldi, ma hanno permesso a me e alla mia famiglia di tornare a respirare, hanno permesso a me di vivere una delle esperienze più forti della vita: vedere il tuo fratellone che osserva per mezz'ora il miracolo della sua mano sinistra che torna a muoversi, aiutarlo a fare i suoi nuovi primi passi.
Sarò grata per la vita agli svizzeri per questo, e se prima inorridivo al pensiero che in caso di un'atomica in europa sarebbero sopravvissuti solo loro( ciascun svizzero ha sotto al culo a casa e al lavoro un bunker)..ora riconosco che di schifezze nascoste quel paese ne ha tante, ma ha anche un'organizzazione e un livello della vita formidabile. grazie.
e grazie anche a chi di voi mi è stato e mi sta vicino, in questa storia.
la mia forza deriva dalla certezza radicata nelle persone che amo.

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