mercoledì 24 settembre 2008

OSCAR: "GOMORRA" DESIGNATO PER L'ITALIA

Sembra incredibile, ma è così. Il comitato di "saggi" incaricato di designare il film italiano da presentare per la corsa agli Oscar (a valutare c'erano lo scenografo Dante Ferretti, la costumista Gabriella Pescucci, il regista Gianni Amelio, i produttori Tilde Corsi, Grazia Volpi, Conchita Airoldi, Francesco Pamphili, Angelo Barbagallo, i critici Fabio Ferzetti e Paolo D’Agostini) ha scelto l'opera più sconvolgente, più disturbante, più annichilente dell'ultima stagione. 

Un'opera che, per una volta, non parlerà di campagne toscane e vibranti notti romane. Non mostrerà coppie in crisi o genitori depressi. Né traumi repressi nel sonno della memoria.

Soprattutto, non avrà protagonisti in bicicletta - se mai, in motorino.

Ora diamoci appuntamento per il 22 gennaio 2009, quando l’Academy renderà note le cinque nominations per la vittoria finale, e speriamo che il titolo figuri tra i film in gara per la serata del 22 febbraio. Certo, Garrone dovrà vedersela con concorrenti agguerriti: probabilmente, per dirne alcuni, il francese Entre les murs di Laurent Cantet, Palma d’oro a Cannes, il tedesco La banda Baader-Meinhof di Uli Edel, il belga Eldorado Road di Bouli Lanners, lo spagnolo Seven Billiard Tables di Gracia Querejeta.
Quanto tempo è passato da quella puntata di Invasioni Barbariche, nel giugno 2006; e poi quella lettura solitaria, quella speranza appena nata; quegli incontri clandestini che ne sono seguiti, accesissimi scambi di mail, febbricitanti tam-tam organizzativi all'ombra dell'indifferenza: ora Hollywood. Uau, l'impatto dei numeri ai tempi del colera: spiazzante, alienante. Ma anche un'imprescindibile, a volte irripetibile opportunità. Si è sotto i riflettori, ma non per sempre.

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