martedì 17 febbraio 2009

Lo stato delle cose.

Berlusconi e basta. Cappellacci resta sullo sfondo. Come d'altronde era già successo durante la campagna elettorale con il neogovernatore ridotto a comparsa davanti ad un Berlusconi torrenziale, pronto a battere l'isola palmo a palmo, mettendoci la faccia. La sua, non certo quella di Cappellacci. "L'ho scelto perché è il figlio del mio commercialista" disse presentandolo. E da allora l'immagine dei tanti comizi del Cavaliere nell'isola era sempre la stessa. Interventi fiume di Berlusconi, scherzi, battute e attacchi a Soru. E Cappellacci? Praticamente silente, defilato anche sul palco. Sempre un metro dietro al Cavaliere. E quando toccava a lui parlare, Silvio era impietoso: "Sbrigati che dobbiamo andare a pranzo". Risate e applausi dalla sala.

- da Repubblica, 17 febbraio 2009.

1 commento:

Federico ha detto...

non mi viene in mente nessun commento.........