giovedì 12 marzo 2009

MOANA la grande

stasera vado a vedere moanapornorevolution al litta

qui la presentazione



(12 euro, comincia alle 21 ma bisogna essere lì alle 20,30 per prendere il biglietto)
é necessaria la prenotazione telefonando al 02.86454545

se qualcuno venghi mi facci sapere!

6 commenti:

paulmoss ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
paulmoss ha detto...

La storia e la figura di Moana sono decisamente sopravvalutati da un Paese che persino in una pornostar (morta 16anni fa!) crede di vedere un simbolo di emancipazione femminile...
Con tutto il rispetto per il personaggio, per le sue prestazioni erotiche e la sua abilità oratoria (e orale), non si può ridurre la Pozzi a quella venere in pelliccia comparsa al Maurizio Costanzo Show, o a quella delle interviste postume...
Le biografie più corrette (ufficiali e non) fanno emergere invece un personaggio ferocemente determinato, a tratti disturbato da gravissime crisi maniaco-depressive; protagonista e vittima di un mercato, come quello pornografico italiano degli anni Ottanta, ancora selvaggiamente deregolamentato e brutale.
Insomma, Moana è un oggetto kitsch facilmente (ri)vendibile, ma se dobbiamo farle un monumento basta, non se ne può più!

Jallo ha detto...

e cosa ti fa pensare che questo spettacolo intenda mostrare moana nel modo che dici tu?

paulmoss ha detto...

forse il titolo: "porno-revolution". Ma de che?

il mio era un discorso un po' più generale, visto il parlare che si sta facendo in questi giorni di moana...

Unknown ha detto...

ci sono passata prima..noi eravamo in Triennale..com'è stato lo spettacolo Filo?

Jallo ha detto...

lo spettacolo non mi é piaciuto.
non sono un frequentatore di teatri, quindi forse mi son perso qualcosa che avendo maggiore familiarità avrei potuto cogliere.
ma il peggio é che NON PARLA DI MOANA!
parla di come viene vista da una serie di personaggi esterni, veramente esterni alla sua vita.
in primo luogo una giovane donna sessualmente problematica che individua nella pornodiva il suo ideale. forse per una lesbica la cosa può risultare più interessante.
triste perché la parte in cui il pubblico é maggiormente coinvolto sono dei luoghi comuni che suscitano l'ilarità dei benpensanti.