martedì 12 maggio 2009

The "100 MOVIES I CAN'T LIVE WITHOUT" List

#4 - I Dieci Comandamenti
Un film di Cecil B. De Mille. Con Charlton Heston, Yul Brynner, Anne Baxter, Edward G. Robinson, Yvonne De Carlo, John Derek, Cedric Hardwicke, Vincent Price, H.B. Warner, John Carradine, Debra Paget, Douglas Dumbrille, Judith Anderson, Martha Scott, Olive Deering. Titolo originale The Ten Commandments. Religioso, durata 220 min. - USA 1956.



Cecil Blount De Mille è un regista che ha firmato opere di grandissima popolarità che, paradossalmente, non sono le sue migliori. Tutti ricordano i suoi "colossi" come Sansone e Dalila, ma personalmente ritengo che De Mille abbia dato il meglio nei western, dove aveva una sua misura particolare e grande riconoscibilità. Basta ricordare La conquista del West, un western del '36 già perfettamente adulto, tre anni prima di Ombre rosse, e poi La via dei giganti, Giubbe rosse e Gli invincibili, quasi tutti con Gary Cooper. Tuttavia dicendo De Mille si dice Dieci comandamenti, dove tutto è perfetto: l'aspetto degli attori, i costumi, le armi, la natura, gli edifici, i trucchi, la musica, le inquadrature. È tutto così stilizzato e calligrafico da far invidia al più avanzato dei registi pubblicitari. Ricordiamo che De Mille ha lasciato un retaggio in questo senso: il mar Rosso che si apre, che ha ispirato un noto spot pubblicitario. Mosè, ebreo, viene affidato neonato alle acque del Nilo, in un paniere. Viene raccolto dalla figlia sterile del faraone. Cresce come un principe e si distingue a scapito di Ramesse, figlio del faraone. Quando viene scoperta la sua origine, Mosè non la rinnega, diventa anzi capo del popolo ebraico, ridotto in schiavitù da trecento anni. Porta via il suo popolo dall'Egitto. Sul monte Sinai ottiene da Dio le tavole dei Comandamenti. Vaga quarant'anni nei deserti prima di arrivare alla Terra Promessa. un titolo che non ha mai trovato posto in nessuna delle classifiche nobili, proprio per le sue caratteristiche di troppa spettacolarità, popolarità, artificio. De Mille voleva soltanto piacere al pubblico, dargli ciò che voleva. John Ford riconosceva questa sua capacità, e in un certo senso gliela invidiava.

5 commenti:

Anna Galkina ha detto...

enno.
vabbene ben hur.
ma pure i dieci comandamenti no.
rcoddio
F

paulmoss ha detto...

ti sfido: chiedi ad Altman o Scorsese che film vedevano a 10 anni e quali li hanno di più influenzati..e vedrai che ti rispondono!:)

Jallo ha detto...

paul... se cominci a fare di sti paragoni te ci vuole un buono strizzacervelli...mannaggia il cristianesimo!

paulmoss ha detto...

ripeto: grandissimo film, "capolavoro" a suo modo, il classico giocattolone capace di influenzare e far sognare milioni di piccoli telespettatori..sulle qualità intrinseche di un'opera, sulla sua visibiltà cinque decenni dopo... beh quello è un altro discorso.:)
rivedetevelo.

Jallo ha detto...

mai visto ma lo metto nel mio menu di visioni prossime e venture. poi ne riparliamo :)
...rcoddio