domenica 31 maggio 2009

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI - NAZIROCK

Ho appena finito di vedere un documentario che si chiama "Nazirock. Il contagio fascista tra i giovani italiani."

Ne sono uscita sconvolta e provata, non tanto perchè rappresentano un modo di pensare che mi fa prudere le mani, ma perchè mi sono accorta per la prima volta che hanno delle idee e le sanno esporre.
Per il mio snobbismo intellettuale non ho mai preso in seria considerazione chi faceva parte di questi movimenti di estrema destra. Non mi sono mai soffermata a pensare alle persone singole che li compongono, li vedevo sempre come delle entità di violenti per la maggior parte legati alle curve degli stadi. Pensiero da italiano medio, lo ammetto.

I ragazzi intervistati durante il documentario, a parte alcuni casi scelti per fare colore, sono intelligenti, hanno la faccia pulita, la camicetta, il golfino, i jeans stretti e le converse... esattamente come il 90% dei ragazzi italiani.
Le loro idee le esprimono con calma e fermezza, non si fanno definire nazirock o naziskin, ma skinhead (effettivamente sono quasi tutti rapati), socialisti nazionalisti.

Fanno parte del movimento perchè vogliono cambiare la realtà in cui vivono, cercano un modo per trovare delle risposte e dei compagni di viaggio. Sono spaventati dal mondo esterno, dalla precarietà e dall'incertezza.
Quando parlano, parlano dei problemi piccoli, quotidiani: il lavoro, la ragazza, il voler passeggiare al sicuro per la città, il volere la libertà decisionale, non sottostare a sistemi di potere politico e finanziario. Lottano per le loro idee e i loro leader sono tutti stati esiliati o incarcerati per quello in cui credevano.
Sono contro il liberismo economico sfrenato e sono per la costruzione di un'Europa unita.

La reale differenza con me, e con molti di noi (si a questo punto è lecito fare una distinzione tra noi e loro, anche se è una cosa che io odio), è nel chi dovrebbe avere diritti.
Molto cinicamente si sono resi conto che il benessere di qualcuno significa il malessere di qualcun altro.
La loro è una lotta per la sopravvivenza ed è proprio qui la loro forza.

Ciò che ci dovrebbe far riflettere e allo stesso tempo spaventare, è la loro abilità di offrire certezze e una direzione a una generazione completamente allo sbando. Attraverso la demonizzazione di alcuni, sono capaci di generare unione di gruppo. Agiscono sui problemi basilari della quotidianità e fanno sentire seguiti e ascoltati i loro sostenitori.
Sono una grande famiglia dove rifugiarsi se fuori c'è il temporale.

Quando dico che rifuggo ogni sorta di ideologia e di slogan politico è proprio a questo che mi riferisco. Loro hanno fatto del personale il politico, la loro vita è la politica e lottano perchè la politica si occupi del loro privato.
I modi con cui lo perseguono sono: la musica, i centri culturali, i libri di stampa alternativa, la condivisione e la violenza.

Vi ricorda qualcosa?

Per saperne di più cliccate qui.


Andrea Insabato, condannato a 12 anni per tentata strage (ha fatto scoppiare una bomba davanti alla sede del Manifesto), che nel suo intervento al Campo d'Azione di Forza Nuova, 30 settembre 2006, lancia un'esortazione ad amare il prossimo.



La manifestazione è quella del 2 dicembre 2006. Sul palco, con Berlusconi, ci sono Alessandra Mussolni e il leader della Fiamma Tricolore, Luca Romagnoli. Vediamo quali sono i rapporti tra questi due esponenti della destra estrema e il vecchio fascismo eversivo e antisemita.



Ragazzi revisionisti. Non ci sono elementi per affermare se ci sia o meno stato un olocausto, Auschwitz è una leggenda.. Il punto di vista dei giovani della destra radicale sulla storia.

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