sabato 6 giugno 2009

perché VINCERE è un film malriuscito

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"...risulta sostanialmente monocorde. una musica ossessiva accompagna quasi tutto, dalle carnali passioni dell'inizio alle tragedie successive. Non c'é alternanza di umore, momenti di sollievo tra le molte scene di violenza e disperazione. Tutto rimane ultradrammatico, teso, cupo, incombente. E il fatto che sia una storia vera, con il finale noto, impedisce al film di spiccare il volo."

Paul Bompard, tratto da Internazionale di questa settimana

5 commenti:

paulmoss ha detto...

e invece io trovo questo suo essere monocorde un merito. dove sta scritto che un film, specie se volutamente espressionista come questo, debba avere per forza " alternanza di umore, momenti di sollievo tra le molte scene di violenza e disperazione"?
Era monocorde, se è per questo, anche quello che io ritengo capolavoro assoluto come "Gomorra" di Garrone.
Spicca il volo, eccome, dal cinema-fiction televisiva nostrano.

Jallo ha detto...

e invece c'é una bella differenza.
vincere é una palla perché non suscita nessuna particolare simpatia per i personaggi coinvolti.
gomorra spacca perché riesce ad avvicinare lo spettatore (non per forza colto come te) alla vicenda dei personaggi.
chi l'ha detto che l'espressionismo di bellocchio lo esima dal confronto con un pubblico che a volte non é poi così idiota?

paulmoss ha detto...

ma chi ha detto che il pubblico è idiota? O che io sono colto?
però non capisco perche' il pubblico deve pretendere simpatia. E' antipatico il protagonista di "Into The wild", eppure è una storia vera e bellissima. Bellocchio fa film di nicchia e non vedo dove sia la sua colpa. Coinvolge meno di un Gomorra, è vero, ma non sempre questa è una prerogativa di chi fa cinema.

Jallo ha detto...

bellocchio fa film del cazzo e questa é la sua colpa.
con "simpatia" non intendevo "che mi sta simpatico", ma che risveglia in me un sentimento in cui posso riconoscermi, al di là delle seghe artistiche di un regista nel paese in cui si fatica a tirar fuori bei film per due anni di fila.

paulmoss ha detto...

mi dispiace ma non condivido.
"il regista di matrimoni" era uno splendido film, secondo me. E così "l'ora di religione", che però era davvero, davvero ostico.