lunedì 6 luglio 2009

"Kitch?Porcafanculo?"--> MISUNDERSTANDING GUYS!

Ahaahhahah!
Forse la mia poca loquela e l'innata abilità a non farmi capire ha colpito anche su Melting Minds...Non mi stupisco...

Chiedo venia se ho turbato la sensibilità di qualcuno accostando una foto che ritengo bella ( e che perciò non tolgo da lì, per principio) ad un titolo ironico-sarcastico come "WaitingG8".

Ieri sul sito dell'Ansa ho appreso la notizia di questa manifestazione in favore delle popolazioni africane che si è tenuta, appunto ieri, sulle Dolomiti.
(Alla quale avrei preferito partecipare, anzichè essere davanti ad un pc!)
"DolomitAfricaG8" si è trattata di una lunga catena umana sulle montagne per inviare un segnale di pace. Vi hanno partecipato 6000 persone!
Potete vedere anche voi le foto su:
http://ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/photostory/visualizza_new.html_1615704652.html

Dunque, ho accostato un titolo come "WaitingG8", perchè l'iniziativa dolomitica è associata a tutte le altre manifestazioni che si stanno organizzando sul territorio italiano per sensibilizzare i grandi capi , o quanto meno per provarci, sulle varie tematiche d'urgenza mondiale, in attesa del loro arrivo e in contemporanea allo svolgimento dei 'lavori'.

N.B.
Il concetto di 'attesa' è qui usato come termine per indicare qualcosa che sta per accadere a livello d'evento storico-temporale.
E' volutamente accostato ad un'immagine che evoca il concetto di pace per aumentare il contrasto tra l'inutilità dei grandi incontri ufficiali di questi signori, da una parte e l'effettivo significato, supportato da un forte impegno civile, di ogni manifestazione anti-g8 o pacifista, dall'altro.
L'ironia è un mezzo per comunicare un messaggio più complesso di quello che appare ad una lettura superficiale. Ed è attraverso di essa che a volte si può esprimere il proprio sdegno e la propria visione critica.

Per meglio intenderci, attendo il G8 per vedere cosa succederà nelle strade di Roma, ricordando che nel 2001 a Genova è morto un ragazzo, sperando che questo non avvenga mai più. Attendo il giorno 10.07.09 perchè spero che qualcuno che abbia le palle dolomitiche, anzichè scrivere post kitch, vada a rompere i coglioni a quegli 8 cagoni, nonostante le zone terremotate. E lo attendo perchè spero di vedere finalmente tanta gente unita per un unico dissenso o senso di pace.
Il punto critico però è che tutte queste bellissime o durissime mobilitazioni hanno un carattere un po' evanescente e pur sempre legato all'occasione ufficiale del G8 in sè.
Non tanto il momento della dura contestazione di strada, quanto quello della riflessione. Quello che mi sono sempre chiesta andando in manifestazione è:
E poi che succede?
Cambierà veramente qualcosa?

5 commenti:

Jallo ha detto...

refuso:
ricordando che nel 2001 a genova é morto un ragazzo

Jallo ha detto...

il punto é:
come creare una rete di gente che non ci sta e che si mobilita senza aspettare i soliti centri sociali e i soliti partiti e i soliti sindacati ?
a teheran ci sono riusciti, almeno in parte.

paulmoss ha detto...

:)

ora si spiega un po' meglio..

ammetterai di essere stata un po' ermetica..
a prima vista sembrava il manifesto buonista dei bambini-del-mondo che attendono le decisioni-dei-grandi con il motivetto antirazzista bicolore (alla Rin-gooo!, per intenderci)
eheh

Unknown ha detto...

Lo ammetto si...ma era volutamente provocatorio ed ermetico...Comunque l'importante è capirsi...il che non è poco!

Unknown ha detto...

refuso accettato...;-)
Filo, il tuo è un interessante punto di partenza per riflettere.