I gruppi di sinistra e non solo hanno organizzato fiaccolate, attacchinaggi, cortei. Si sono mobilitati cantanti, intellettuali, politici.
Ma la posizione del nuovo covo della destra è perfetta. Le viuzze che circondano l'edificio sono strette e senza entrate secondarie. Il centro sociale di Casapound è un fortino inattacabile.
Ieri si sono riuniti di fronte alla stazione metro diversi gruppi in occasioni delle celebrazioni delle Quattro Giornate. Erano presenti anche i 99 Posse redivivi, al completo. Tutt'altra storia rispetto alla depressione del primo concerto, già raccontato. Zulù, che ancora a giugno vegetava in un centro di riabilitazione per dipendenza da crack, ha cantato immerso nella folla, senza palco, mentre Jovine e Messina suonavano in un baracchino di plasticaccia illuminato a neon, da mercato periferico africano anni Sessanta. Atmosfera vera, cattiva, rabbiosa.
Gli eventi ai quali bisogna esserci sono quelli più spontanei.
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