"Ho sempre pensato che l’arte di narrare consiste nello stimolare l’immaginazione dell’ascoltatore a tal punto che assai prima della fine egli annega nelle proprie fantasticherie. Le storie migliori che ho sentito erano senza senso, i libri migliori quelli con cui non approdo a nulla… Non cesso mai di meravigliarmi di come accada che con certe persone che conosco, nel giro di momenti dopo i primi saluti, ci troviamo imbarcati in un viaggio senza fine paragonabile per sensazioni e tragitto solo al profondo sogno mediano in cui il sognatore esperto scivola come un osso nel suo incavo…"
H. Miller - Il Colosso di Marussi (Feltrinelli, 2007).
H. Miller - Il Colosso di Marussi (Feltrinelli, 2007).
2 commenti:
A me personalmente non piace, scritto da Dio o meglio da Miller... ma moltissime osservazioni sono sorrette da una superficialità sconvolgente. Un libro di pensiero patinato.
Sì. E' indubbiamente uno stile che ha fatto il suo tempo: quello del viaggiatore di "grand tour", benestante e liberal, narciso e snob, che riscopre la vita come "miracolo" e danna il suo background capitalista. Ma come tale va inquadrato. Resta un'immersione ammaliante e irresistibile, narrata splendidamente, con un'atmosfera e un trasporto indimenticabili.
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