Finalmente il libro giusto sugli anni piu' decisivi per la nostra repubblica, quelli che vanno dal 1963 al 1978: tra la felicità del boom e prima della grigia cupezza del craxismo e di tangentopoli. La storia italiana, in quei quindici anni, è stata la piu' tragica, complessa, convulsa e meno noiosa tra quelle delle giovani democrazie europee. Splendido e necessario.
"Dalla fine degli anni sessanta ai primi anni ottanta il paese è attraversato da sommovimenti che coinvolgono le economie e le culture, le produzioni e i consumi, i soggetti sociali e gli immaginari collettivi. Il sopraggiungere del miracolo economico e delle speranze riformatrici del centro-sinistra e il rifluire successivo di entrambi; l'esplosione del movimento studentesco e dell'"autunno caldo", gli anni cupi della "strategia della tensione" e il delinearsi della "crisi della Repubblica", in anni che vedono un'offensiva terroristica senza paragoni. Una ricostruzione fatta attraverso le fonti più diverse: i quotidiani e i periodici così come i rapporti di prefetti, polizia e carabinieri ma anche i film, le canzoni, la letteratura, la televisione."
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