venerdì 30 aprile 2010

30 aprile...sei anni dopo

Passa il tempo, quasi non distinguo quanto.
Questa data è sempre un misto di emozioni.
Colleziono 30 aprile per ricordare un ragazzo
che ci ha lasciato davvero troppo presto.
Lo conoscevo poco, ma mi è bastato poco
per capire quant'è ingiusta a volte la vita.
Forse è proprio quel 30 aprile che ho capito
quanto fosse triste la perdita di un amico,
anche se non era proprio un mio amico,
ma Alessio era amico di persone a cui,
tutt'oggi, voglio molto bene.
Nonostante lo abbia
frequentato solo un paio di sere a Roma,
bhè...sono ancora qui a scriverne...

Il 30 aprile a me piace ricordarlo
perchè in quei giorni in cui andavo ancora al
liceo, la maturità si avvicinava.
Stavo scrivendo una tesina su Salvador Dalì.
Mi ricordo che quando ebbi quella notizia
mi chiusi in camera a piangere.
Anche fuori il cielo pioveva.
La mia vita stava cambiando,
quella di un'altro giovane non sarebbe
mai più mutata...
Un anno dopo scrissi quello che se avrete voglia di leggere
rimane il mio manifesto del 30 aprile (vd.sotto)
e mi promisi di non dimenticare
e sopratutto di CAPIRE.
Capire cosa, voi direte. Capire l'incapibile?

Sì, proprio così...
Capire l'incapibile attraverso la vita, la mia vita.
Ed il 30 aprile non so perchè ma sento
il bisogno di sentirmi grata alla vita, di poter
esserci, di poter toccare con mano quel
sottile filo che ci lega a questo mondo
e di dondolarmici sopra, dolcemente...

Ciao Alessio...




30 APRILE. UN ANNO DOPO.

Un giorno che non sarà mai più come un altro.
Un giorno che ricordo,
anche a Milano pioveva forte.
Un anno dopo.

Starway to Heaven. Forte bagliore di luce.
Immersione di piacere e compiacimento
in un momento di poesia.

Acre il gusto di oggi
misto allo stordimento onirico
di un risveglio violento.

Un peccato non vivere.
Un peccato non averti conosciuto.
Un anno dopo.

La scuola è proprio finita adesso.
Siamo isole in un mare di vuoto.
Un anno dopo.

L’arrivo dell’opulenza primaverile.
Si sente, ad ascoltare bene, un tempo
inesorabile che sbatte
le sue onde
sulle nostre coste.

Un anno dopo.

E dentro me c’è una vita che brucia
brucia
brucia e canta
come un aedo
impazzito di luce…

Solo un anno dopo…


(Ciao Alessio...)

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