ciao a tutti, ottima idea quella del blog Ema (e Fra?).
stamattina ho parlato con la Virgi, che era al lavoro di pomeriggio (mannaggia il fuso e chi l'ha inventato!), e in sottofondo sentivo le auto passare per le vie bagnate di Milano. allora ho avuto la sensazione di essere più vicino a voi, cari milanés, perché anch'io da qualche giorno cammino sull'asfalto bagnato e talvolta sotto la pioggia battente. e a questo proposito ci tengo a sottolineare due cose che mi mandano in bestia:
1) voglio il mio motorino!!! questa cazzo di città é così fottutamente grande che appena esci dal solito tracciato spendi ore a farti le vasche per trovare il negozio che ti serve, un videonoleggio o la kodak nella fattispecie. la metropolitana ti porta solo fino a un certo punto e ci sono aree della città completamente scoperte. lo so che é così anche a milano, ma a milano se vuoi il motorino è una cosa fattibile, perché non ti fanno la multa se cerchi di superare le auto in coda al semaforo, e le auto non volano su strade dritte e lunghe 10 chilometri come succede qui, col rischio di falciare qualche innocente nel percorso.
2) la gente che dice che la pioggia li deprime, primo funesto corollario della teoria meteoropatica. provate a immaginare la vostra mente come un calderone, care melting minds, in cui ribolle una minestra mutevole: lo stato d'animo (qui dicesi "mood"). ora provate a pensare quanti e quali ingredienti contribuiscono a dare alla minestra il sapore che ha nel momento "x". senza alcun dubbio vi accorgerete che il clima non gioca più di un 5% nell'economia di sta roba che ribolle perché ci sono tanti altri ingredienti non meno importanti da considerare: l'attività sessuale (Virgi docet), il tenore di vita, la gratificazione sul lavoro/studio, la forma fisica, lo sviluppo dei rapporti interpersonali (di vario genere), la fiducia esistenziale, la coltivazione dei propri interessi, la fisio-chimica della psiche e, last but not least, ci metterei pure un po' di influenza degli astri, che non si sa mai. insomma, 'sta minestra é complessa, ma non tanto complessa da non riconoscere ogni volta quali sono gli ingredienti che le hanno conferito quel particolare sapore.
con questa seconda invettiva non mi rivolgo a tutti voi, ma solo a quelli che si fanno persuadere dell'importanza del meteo nella propria vita interiore. forse buona parte di questa convinzione é dovuta al fatto che é una caratteristica della nostra cultura di associare uno stato d'animo alle varie configurazioni del cielo (le nubi che si addensano, la notte buia e tempestosa, i raggi del sole nel blu dipinto di blu, ecc.) ma questo é un effetto, non la causa!
non cadete nell'equivoco!
dall'oracolo invasato, con affetto.
stamattina ho parlato con la Virgi, che era al lavoro di pomeriggio (mannaggia il fuso e chi l'ha inventato!), e in sottofondo sentivo le auto passare per le vie bagnate di Milano. allora ho avuto la sensazione di essere più vicino a voi, cari milanés, perché anch'io da qualche giorno cammino sull'asfalto bagnato e talvolta sotto la pioggia battente. e a questo proposito ci tengo a sottolineare due cose che mi mandano in bestia:
1) voglio il mio motorino!!! questa cazzo di città é così fottutamente grande che appena esci dal solito tracciato spendi ore a farti le vasche per trovare il negozio che ti serve, un videonoleggio o la kodak nella fattispecie. la metropolitana ti porta solo fino a un certo punto e ci sono aree della città completamente scoperte. lo so che é così anche a milano, ma a milano se vuoi il motorino è una cosa fattibile, perché non ti fanno la multa se cerchi di superare le auto in coda al semaforo, e le auto non volano su strade dritte e lunghe 10 chilometri come succede qui, col rischio di falciare qualche innocente nel percorso.
2) la gente che dice che la pioggia li deprime, primo funesto corollario della teoria meteoropatica. provate a immaginare la vostra mente come un calderone, care melting minds, in cui ribolle una minestra mutevole: lo stato d'animo (qui dicesi "mood"). ora provate a pensare quanti e quali ingredienti contribuiscono a dare alla minestra il sapore che ha nel momento "x". senza alcun dubbio vi accorgerete che il clima non gioca più di un 5% nell'economia di sta roba che ribolle perché ci sono tanti altri ingredienti non meno importanti da considerare: l'attività sessuale (Virgi docet), il tenore di vita, la gratificazione sul lavoro/studio, la forma fisica, lo sviluppo dei rapporti interpersonali (di vario genere), la fiducia esistenziale, la coltivazione dei propri interessi, la fisio-chimica della psiche e, last but not least, ci metterei pure un po' di influenza degli astri, che non si sa mai. insomma, 'sta minestra é complessa, ma non tanto complessa da non riconoscere ogni volta quali sono gli ingredienti che le hanno conferito quel particolare sapore.
con questa seconda invettiva non mi rivolgo a tutti voi, ma solo a quelli che si fanno persuadere dell'importanza del meteo nella propria vita interiore. forse buona parte di questa convinzione é dovuta al fatto che é una caratteristica della nostra cultura di associare uno stato d'animo alle varie configurazioni del cielo (le nubi che si addensano, la notte buia e tempestosa, i raggi del sole nel blu dipinto di blu, ecc.) ma questo é un effetto, non la causa!
non cadete nell'equivoco!
dall'oracolo invasato, con affetto.
3 commenti:
Grande maestro! la tua saggezza e spiritualità arrivano fino a noi come soavi canti di sirene... non è che ci potresti mandare anche qualche ciambella pregna di grasso come quelle del donkin' donuts!!
p.s. sono d'accordo, speriamo cmq che domani ci sia il sole.. ne ho bisogno!!!
un abbraccio
e sole fu!
avrai anche avuto dei problemi a trovare la kodak, ma non un pusher, si direbbe...robba bbuona, eh??
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