mercoledì 23 gennaio 2008

Oh Jesus.



Bazzicando per Internet ho trovato quest'interessante recensione:

"(...) Quando Mossetti si apprestava a consegnare nelle mani di uno sconosciuto editore un libello di nome Oh, Jesus! , non immaginava minimamente le conseguenze -gli stravolgimenti- che esso avrebbe provocato nel mondo editoriale. Eppure, in quell'italietta che viveva il suo terzo governo berlusconi, che vedeva sfilare ossequiosi tutti i rappresentanti istituzionali a baciare le pile dei Papi-martiri, che vedeva, soprattutto, tragicamente emigrare i suoi figli migliori in cerca fortuna all'estero, lo sconvolgimento era già in atto. Il capolavoro mossiano si prese l'onere -e l'onore- solo di favorire il gonfiarsi di quest'onda. Chi scrivi e chi scriverà di Oh, Jesus! non potrà prescindere da questo riconoscimento. La storia la conosciamo tutti: un noto attore hard, empio e miscredente, si ritrova a dover convivere per una settimana nientepopodimeno che con il Creatore in persona, per via di un disguido divino (cioè dopo l'ennesima invocazione del nome-di-colui). Il calvario è narrato con cadenze a volta tragicomiche, a volte grottescamente misticheggianti, con rimandi continui all'attualità e alla cronaca, alla storia e ai protagonisti di quel periodo. Non ce n'è per nessuno. Moltissimi i passaggi finiti, giustamente, nel "culto". L'arrivo del Nazareno al centro di un set porno, nel bel mezzo di un amplesso multiplo, è un pezzo da antologia che non si dimenticherà facilmente. Ristampato dalla Sperling&Kupfer (specializzata in thriller e horror) in occasione del decennale del Nobel ricevuto, questo mito sempreverde potrebbe divenire il testo sacro su cui decine di aspiranti scrittori potrebbero formarsi. E, perché no, una pietra di paragone imbarazzante per altri autori. Pahmuk, Roth e De Lillo sono avvisati." Wu Ming 5.


P. Mossetti - Oh Jesus!. Sperling & Kupfer, Milano 2016, Euro 15,5

2 commenti:

Federico ha detto...

splendido...

Roberta ha detto...

io adoro l'autocelebrazione!