martedì 15 gennaio 2008

Pubblicato su MeltingMinds! - Dazed&Confused - Studio mode: on. - Escuchando: Los Guapos de Sinaloa




L'MSN-dipendenza è una malattia più diffusa di quanto si possa immaginare, e siamo qui pronti a discuterla e a combatterla.
Innumerevoli e impossibili da riassumere le cause che portano a questa patologia: citiamo per ora l'ansia da confronto con la società, alienamento dalla realtà dovuta allo studio, mancanza di persone in care ed ossa con le quali parlare. E poi noia, pigrizia. Brutto tempo. Tra gli effetti indesiderabili uno su tutti è il più intollerabile, almeno alla vista di chi usa il software diabolico per scopi più o meno leciti: quello della comunicazione tramite "slogan"!

Gli slogan di Msn sono i messaggini che riassumono in una frase (spesso cangiante) il proprio stato d'animo attuale, il proprio umore. Questa pratica varia a seconda dell'età del soggetto malato, e può assumere forme decisamente preoccupanti, che nulla hanno a che fare che lo funzione originaria del mezzo, ma ne sono la malefica "escrescenza" psicologica (mi si passi il termine) dovuta alle cause di cui sopra. Per esempio parliamo di quei quattordici-quindicenni, senza distinzioni di sesso, provenienza geografica, cultura, che per comunicare al mondo il proprio ingresso nell'età adulta (ovvero: la prima scopata, la prima ragazza, il primo spinello), oppure il tribolato susseguirsi di accadimenti sentimentali (ovvero: fidanzamento, corna, abbandono, ritorno con l'ex, contro-corna, etc...) tempestano il proprio "profilo" di MSN con messaggini più o meno espliciti, strabordanti, pieni di faccine ammiccanti, vocali estese alla potenza (es: "MANUUUU!!!") in caso di felicità, e di punti infiniti in caso di tristezza (es: "triste.........").

Col passare del tempo si entra poi nella fase dell'adolescenza, caratterizzata principalmente da messaggini fatti con citazioni da gruppi musicali (rock, emo, metal, grunge soprattutto) e da slogan piuttosto settari e ideologici, come il "Fuck the world!" o il faccino incazzato che pretende di essere lasciati in pace (connessi con Msn, però) e che sostituisce il ben più espressivo ciuffo di capelli sugli occhi - il "sipario" degli adolescenti sul mondo.

Si entra all'università e allora cambiano ancora gli slogan ma non si riduce il senso del ridicolo e del fastidio connesso (sempre per chi si ritiene sano di mente, ovvio): "Studio!", "Shh! Tesizzo", sono i tra i più diffusi tra le persone che pretendono silenzio (collegati davanti al pc, però), intervallati da disperate grida d'aiuto ("Uccisa dalla statistica!", ". Ovviamente ci sono anche i momenti lieti, dei quali ovviamente tutti devono essere messi al corrente ("30 e lode!!", "Tesi finita!!"). Ma l'apice del disgusto è e rimarrà sempre l'Msn-dipendente collegato dall'estero: "Autumn in N.Y.". "Lost in... Kyoto". "Ouì, je suis en Paris", alcuni esempi tra i più terrificanti. Frasi finto-modeste, ipocritamente indifferenti e lievi, che in realtà sono la celebrazione del proprio "status" di viaggiatore-figo in giro per il mondo, senza alcun reale interesse di voler comunicare e condividere la propria esperienza con gli altri. Ci si trova in Kenya a fare volontariato, a Parigi a fare uno stage, a Kyoto a scrivere la tesi (!), e se provi a chiedere a queste persone un parere sull'attualità non sanno risponderti... però trovano sempre e comunque il tempo di connettersi con Msn e di modificare il proprio dannatissimo "profilo".

Non è una questione di netiquette, di garbo, di educazione. Tutt'altro. E' una questione di civiltà. Msn è un gran bello strumento, chiariamolo una volta per tutte: permette di superare i confini fisici e, soprattutto, di risparmiare sulla bolletta. Permette anche di inviare file a persone lontane senza passare dalla trafila dell'emai. Ma quando la comunicazione tramite Msn assume forme patologiche e francamente grottesche come quelle che sta assumendo, allora occorre scendere in campo per vigilare, censurare, ridicolizzare e ancora vigilare su questa degenerazione dell'animo umano! La diarrea esistenzialista non ha limiti, e mostra tutta la sua vacuità nel momento stesso in cui il soggetto malato, costretto a discutere le sue esternazioni con un interlocutore "reale", ridimensiona il tutto con una risata o con un rossore tipico dell'imbarazzo.

Ci avviciniamo alla fine, e dunque la nostra domanda è la seguente: perche' il proprio umore dev'essere sbandierato in questo modo? Perche' i sentimenti vanno riassunti in uno slogan fatto di mille emoticon (emotional icon, già questo è raccapricciante) come un cartellino di plastica affisso sulla propria fronte? Siamo contenti se siete felici col vostro amore, siamo entusiasti per il vostro viaggio in Africa, così come siamo partecipi del. Ma la partecipazione collettiva ai vostri drammi e alle vostre gioie è virtualmente come realmente impossibile, è solo una pretesa partecipazione che si risolve in un'indifferenza ancora maggiore di prima (quando Msn non esisteva). Questo perche', avendo saputo dei vostri guai/piaceri in anticipo (leggendolo in un messaggio) la maggior parte delle persone si risparmierà la briga o la scocciatura di sollevare la cornetta, scrivere una lettera, o trovare un modo per chiedere, semplicemente, "Come stai?".

11 commenti:

Federico ha detto...

"
Molti giovani scambiano la loro identita' con la "pubblicita' dell'immagine" e, cosi'facendo, si producono in quella metamorfosi dell'individuo che non cerca piu' se stesso, ma la pubblicita' che lo costruisce.
Per effetto di questa esposizione, che abolisce la parola segreta, quella intima, quella nascosta, il pudore per loro non e' piu' un sentimento umano, il tracciato di un limite.
La parola che li espone pubblicamente ha rotto i confini, e l'anima, che un giorno abitava i segreti della loro interiorita', si e' esteriorizzata come la pelle rovesciata di un serpente.
[...]
Per esserci bisogna apparire. E chi non ha nulla da mettere in mostra, non una merce, non un corpo, non un'abilita',non un messaggio, pur di apparire e uscire dall'anonimato mette in mostra la propria interiorita', dove e' custodita quella riserva di sensazioni, sentimenti, significati "propri" cheresistono all'omologazione, che, nella nostra societa' di massa, e' cio' a cui il potere tende per una piu'comoda getsione degli individui.
"

Da: Umberto Galimberti, "L'ospite Inquietante, il nichilismo e i giovani", Feltrinelli 2007

lafranzine ha detto...

Oddio ho appena scoperto di essere una dipendente dalle frasette di msn e di essere una giovane nichilista... che fare?
boh!
non potrebbe essere anche solo una richiesta di aiuto e di attenzione l'uso così compulsivo degli strumenti mediatici? Magari l'incapacità di comunicare viene attribuita esclusivamente al media che perde la sua funzione esclusiva di mezzo, se mai l'ha avuta.
Interessante analisi... pondero una risposta.

paulmoss ha detto...

"pudore per loro non e' piu' un sentimento umano, il tracciato di un limite"..bello.

richiesta di aiuto e di attenzione, reali?non saprei.

Unknown ha detto...

A tal proposito,riporto qui una breve riflessione che ho fatto il 4gen.2008 sul buon vecchio blocco di pagine bianche,pagine vere, pagine che si sfogliano con le dita...

"I mezzi di comunicazione di nuova generazione hanno reso i rapporti interpersonali meno sinceri.
Affidarsi ad un messaggio sul cellulare significa oramai velocità,immediatezza,sintesi,economicità.Tutti o quasi li scriviamo e per vari scopi ma ciò che contraddistingue il breve sms è la squisita comodità.Comunicare attraverso brevi messaggi,senza rischiare la faccia o il tono di voce è assai più facile,qualunque sia il valore del contenuto.E che dire del diabolico Msn?Bhè,insomma,se è vero che i mezzi di comunicazione della contemporaneità abbreviano le distanze fisiche,alla lunga creano distanza tra le menti.Sempre meno propensi al dialogo,sempre meno ci si guarda in faccia quando si parla,sempre meno si ascolta la voce dell'altro...Alcune abitudini bisognerebbe proprio cambiarle perchè altrimenti si rischia di perdere una delle forme più belle di contatto umano: la conversazione orale.La pigrizia è uno dei maggiori male della nostra società."

Unknown ha detto...

ah dimenticavo...

Manuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!:)

gaia ha detto...

msn è uno strumento del demonio.
utile, veloce, commovente, ma virtuale e falsificatore. confonde e fraintende le intenzioni altrui. i più grandi casini che combino, chissà perchè, passano quasi sempre per msn...e poi quante pare ci si fa per msn? ormai la riprova che una relazione umana è finita si ha solo quando l'altra persona ti blocca il contatto...è triste, ma è vero..
ma anche il cellulare è invenzione di satana,ne sono convinta. permette di dare libero sfogo all'impulsività, senza esporsi troppo. è comodo, troppo comodo.ciò non toglie pero' che si possa decidere di spegnerlo, se si preferisce cosi. io ho chiuso il cellulare per tutta l'estate, anzi, l'ho proprio prestato ad un'amica..e sono sopravvissuta lo stesso, anzi,meglio in quel momento, direi..non nego che all'inizio sia stata grande la tentazione di accenderlo ogni mattina, come riflesso condizionato, per vedere i messaggi, ma col tempo..te ne dimetichi...
che poi..ho sempre pensato una cosa: il più grande attentato terroristico del mondo sarebbe diffondere delle sim card che dopo un po' di tempo, sincronizzate, autoesplodano...ci avete mai pensato? io si....
kamikaze mobile, 1000000 messaggi gratis, tanto non farete mai in tempo ad usarli tutti..dite che si capirebbe?

paulmoss ha detto...

sono quasi del tutto d'accordo con gaia e manu.
secondo me un compromesso è possibile
basta pensare a quello che si sta facendo:
"perchè cazzo ho scritto sta cosa, me lo posso spiegare?".mah.

la parte che mi piace di più, comunque, è:

"msn è uno strumento del demonio."

Federico ha detto...

io non uso piu' msn da diversi mesi ormai.
e mi sono ricresciuti i capelli.

silvia ha detto...

cos'è msn?
ma la cosa più divertente... è che nessuno leggerà più il mio post perchè è datato e la mia interiorità salva (è un esperimento, se qualcuno lo legge batte un colpo?)

autocritica: rifacendomi a galimberti... ma anche i blog non sono una continua esposizione dell'interiorità?

naturalmente melting minds è escluso!!!!! (non sono poi così propensa all'autocritica)

Unknown ha detto...

silvia batto un colpo!
ti ho letto istantaneamente...

paulmoss ha detto...

emanuele contrordine! aumenta la quantità max di post visualizzabili! (solo perche' tra questi ci deve pur essere il mio, ovvio).
:)

in effetti, silvia, anche i blog sono un'esposizione dell'interiorità. però, ripeto, c'è modo e modo. Msn, per quanto stupido possa sembrare, è una finestra sulle persone che si conoscono. Se ognuno si mettesse una parrucca strana in testa per farsi riconoscere, sembrerebbero non tanti soggetti emotivi ma una festa di carnevale...


molto belle la frase di galimberti citata da fede.