Perché ho scritto tutto questo?
Perché sono esibizionista, come tutti quanti del resto,
credo.
Siamo fottutissimi moscerini punto e basta.
Eistere o non esistere sono solo soluzioni irrisorie, se ciò che cerchiamo sono le calde coperte del Nulla.
Mi piacciono i seguenti suoni: smargiasso, pomodorino, assolo, ignavia, sonno, colino.
Emettiamo strani versi: sono solo aria modificata. Ecco, le parole.
Ciò che proviamo non è che il risultato di spudorate alchimie ormonali. Siamo sostanze, su cui non abbiamo controllo.
Questo processo provoca fascino e paura, una volta accettato.
Le forme poi sono solo contorni.
Eppure sembrano essere tanto importanti.
L’indifferenza è l’aria di cui ci nutriamo.
Così abbiamo imparato ad avere le branchie.
E a non porci domande.
Piangere è come stare in mezzo alla giungla, suppongo. L’umidità all’inizio è cosa strana. Poi la fai cosa tua.
Dov’è finito quel piccolo puntino caldo? Potrei averne un altro, per favore?
Non fidarti degli occhi, per sapere la verità. Lo sguardo è liquido, per suo pregio inganna.
Fidati solo di ciò che tocchi.
È che sono come la luna,
ogni tanto ho bisogno di sputare.
venerdì 15 febbraio 2008
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4 commenti:
uuaaauuuh
14 Febbraio:
"Oh Gaia, cara, quella Luna ti assomiglia!"
"Attento, idiota, o ti sputa in un'occhio!"
l'utente anonimo si inchina..
...un flusso di coscienza ben fatto
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