mercoledì 13 febbraio 2008

Nazione Indiana.



NazioneIndiana è un blog collettivo dove scrivono diversi autori italiani e non solo, una via di mezzo tra club onanistico e stimolante laboratorio di idee.
Ci hanno scritto o ci scrivono autori di media popolarità (nel senso che in libreria si trovano, ma solo pochi li conoscono) come Gianni Blondillo, Goffredo Fofi, Roberto Saviano, Giuseppe Genna, Marco Rovelli, qualche Wu Ming...
Spesso si trovano davvero spunti interessanti, come questa riflessione sulle nuove forme di letteratura che si stanno affermando in Italia - a Napoli in particolare - che secondo me potrebbe piacere molto a Federico ma non solo: se avete cinque minuti leggetelo perchè è scritto con una chiarezza e un'arguzia rare...

A Gamba Tesa: l’Horror di Napoli

di
Francesco Forlani

(a
Maurizio e Roberto, coraggiosi disotturatori di cessi.)

Merdre!
- gridava il dottor Faustroll con scandalo dalle scene parigine. Si trattava ovviamente di un’invenzione l’aver trasformato in verbo l’insana parola. Ma se il fondatore della Patafisica, Alfred Jarry, fosse sbarcato a Napoli, che effetto avrebbe avuto su di lui una comunità che più d’ogni altra ha fondato sulle soluzioni impossibili la propria salvezza? Altrimenti che senso dare al progetto di una città, pensate bene, costruita ai piedi di un potente vulcano…
Qualche tempo fa mio fratello mi chiedeva perchè la letteratura napoletana, ma si dovrebbe precisare campana, fosse così scura, nera, disperata. Il post di oggi vorrei quindi dedicarlo proprio a questo, ovvero alla materia immonda che nutre l’immaginario dei romanzieri napoletani (campani) con un riferimento a due opere, uscite a circa un anno di distanza l’una dall’altra, Altrove, di Paolo Mastroianni (edizioni Effige) e 10, di Andrej Longo (Adelphi)...

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