mercoledì 13 febbraio 2008

Quando la cronaca è fantascienza

Da Repubblica.it: "Il cambiamento - ha detto Obama parlando a Madison, la città universitaria del Wisconsin, dove si voterà martedì prossimo - è corso lungo il Potomac ed è arrivato anche nel cuore di Washington". (...) "John McCain è un eroe americano e rispettiamo quello che ha fatto per il suo Paese, ma le sue politiche non sono quelle di cui l'America ha bisogno e la guerra di Bush-Cheney come i tagli fiscali ai ricchi che lui sostiene saranno al centro del voto di Novembre".

A favore di Obama non ha giocato solo la demografia - a Washington quasi il 60 per cento della popolazione è afroamericano - visto che questa volta ha conquistato oltre al 90 per cento dell'elettorato nero, anche la metà di quello bianco e la maggioranza delle donne, dei giovani e questa volta perfino degli anziani, dimostrando di essere capace di prevalere in tutti i segmenti della società. E, dato allarmante per Hillary, ha cominciato a fare breccia anche tra gli ispanici che non lo avevano mai votato.

(...) A confermare l'entusiasmo che la sfida sta diffondendo tra gli elettori democratici ci sono state fino a sera lunghe code ai seggi, nonostante l'ondata di gelo che ha investito tutta l'area della foce del Potomac, che in Maryland ha spinto a chiudere i seggi con un ora e mezzo di ritardo per permettere il voto a tutti quelli che erano rimasti bloccati dalla neve e dal gelo." (dall'inviato MARIO CALABRESI)*

Vedi: http://www.repubblica.it/2008/01/speciale/altri/2008primarie/obama-potomac/obama-potomac.html

* Curiosa storia quella di Calabresi. Figlio del famoso commissario Luigi Calabresi, assassinato nel '72, Mario ora scrive sul giornale che fu di quegli intellettuali che su un ben noto "appello" (allora l'appello-mania dilagava) definirono il padre il "commissario-finestra", etc...

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