domenica 10 febbraio 2008

Yes, we can!


Un'immagine della società multirazziale di oggi (F. Perri/Contrasto).

Dal Corriere.it:"Sembra che Raffaella abbia ereditato la fede e, in particolare, la devozione per San Pio da sua madre Antonietta. Diverse sono, infatti, le immagini rubate dalle telecamere del Grande Fratello in cui, prima di addormentarsi, bacia l’immagine del santo, osservandola e riponendola sotto il cuscino. E a lui che si affida in tutti gli attimi della sua giornata anche «prima di salire in passerella per sfilare». Bella, pia e anche vergine. È di questi giorni appunto la notizia della sua verginità che ha dichiarato durante la puntata di lunedì scorso del Gf."


BASTA!

Per una volta mi sento di dire che la politica italiana non è peggio del Paese che rappresenta, e i fatti di questi giorni ne sono una dimostrazione.
Forse m'illudo, e lo sostengo proprio nel periodo in cui sto cercando di organizzare, con Fede e la Fra, un bel colpaccio proprio su questo tema, ma credo che mai negli ultimi 12 anni il Palazzo ha subito tanti sconvolgimenti come adesso.
Un mese fa scrivevamo di aver toccato il fondo, che peggio di così si poteva solo morire. Ci chiedevamo se l'Italia, alle fine della fiera, fosse davvero un paese.
Eppure si stanno realizzando proprio in questi giorni i sogni riformistici che ho coltivato per tutta l'adolescenza: vedere per la prima volta nella storia repubblicana schierati due grandi partiti, così come già avviene in Gran Bretagna, negli States, in Francia, in qualunque altra grande democrazia..(tranne, forse, in India, dove pare abbiano gli stessi nostri problemi).
Molti penseranno che sono solo operazioni di cosmesi, che Berlusconi vincerà lo stesso e che, semmai, diminuirà soltanto il pluralismo nella nostra società politica.
Io penso esattamente il contrario: penso cioè che 100 gruppi non facciano una democrazia ma soltanto un "bordello"; che il multipartitismo schizoide di questi anni abbia programmaticamente derubricato tutte le questioni importanti per il Paese (pensioni, riforma elettorale, welfare, mafia)e questo solo per miserevoli tendenze localistiche e stra-minoritarie.
Lo so benissimo che la sostanza potrebbe non cambiare, ma vedere sbraitare in preda all'isterismo guitti come Diliberto e Pecoraro Scanio da un lato, e Bossi e Casini dall'altro...tutta gente che, ricordiamo, non ha mai raggiunto uno solo degli obiettivi che il loro essere "minoranza" si era posto, beh, è una soddisfazione immensa.

Persino gli USA, dopo 8 anni di giorgino Bush, hanno potuto vedere la luce del tunnel e ora la partita è fra il primo candidato di colore (che si chiama "Barack" e "Obama", vi rendete conto?) e il primo candidato donna (pure "cornuta", immaginate!).

Insomma, per questo sono sempre più convinto che, seppure la società civile debba essere il pungolo della classe dirigente e non solo, è un peccato intollerabile quello di vedere -o di voler vedere- soltanto il marcio, turandosi le orecchie di fronte a piccoli-grandi segnali di ottimismo...

1 commento:

Anonimo ha detto...

paolo, tu sei quello negro