venerdì 14 novembre 2008

Kinski - Jesus



Finalmente ritrovato! Documento irripetibile di un'epoca irripetibile, questo Jesus Christus Erlöser (Gesù Cristo Salvatore), è la registrazione dell'unica volta in cui Klaus Kinski cercò di recitare in pubblico un suo testo sul messaggio di Gesù. Cercò, perché una parte del pubblico che il 20 novembre 1971 paga 10 marchi per ascoltarlo nella Deutschlandhalle lo contesta: uno ricco come lui non può parlare di povertà evangelica, gli gridano dalla platea; l' interprete di film dell' orrore o di spaghetti western (i capolavori con Herzog non erano ancora arrivati) non può affrontare temi così alti: chi crede di essere, Gesù Cristo? C'è chi sale sul palco per discutere in diretta. Prima seccato, poi furibondo (allontana un contestatore con un mezzo pugno), poi aggressivo (le più celebri invettive cristologiche, discorso sulla trave e la pagliuzza compreso, le rivolge ai contestatori), Kinski ricomincia la performance tre volte. Solo in scena, stringendo il microfono neanche fosse un crocifisso, vuole esaltare l' umanità di Cristo, il suo implicito valore politico («Gesù chiama le madri piangenti del Vietnam»), ma anche rivendicare un «anarchismo» che lo allontana da qualsiasi chiesa. Solo dopo mezzanotte, per il centinaio di persone rimaste, Kinski può recitare il testo fino alla fine. E Peter Geyer, che ha trovato e rimontato queste registrazioni, aggiunge in chiusura una frase dei diari dell' attore: «2000 anni fa quei farisei avevano almeno lasciato parlare Gesù prima di crocifiggerlo». 
E' la prima scena di Kinski: il mio nemico più caro, uno dei più bei documentari sul cinema e sugli uomini mai realizzato.

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