mercoledì 3 giugno 2009

The "100 MOVIES I CAN'T LIVE WITHOUT" List

#1 - Via col vento.
Un film di Victor Fleming. Con Clark Gable, Vivien Leigh, Leslie Howard, Hattie McDaniel, Olivia De Havilland. Titolo originale Gone with the Wind. Drammatico, durata 222 min. - USA 1939.



Rossella O'Hara è innamorata di Ashley che sposa Melania. Crederà di amarlo per tutta la vita. Nel frattempo si sposa tre volte. L'ultimo marito è Rhett Butler (Gable). La loro vita è inquinata dal fantomatico amore di lei per l'altro. Quando muore Melania e Ashley sarebbe libero, Rossella si rende conto che l'uomo non significa niente per lei, che è stata vittima di un colossale abbaglio, che il suo vero amore è il marito. Lo rincorre e glielo dice, ma Rhett non le crede, ormai è troppo tardi. "Che ne sarà di me?", domanda Rossella piangente. "Francamente me ne infischio", dice Rhett uscendo nella nebbia. Nel frattempo c'è stata la guerra di Secessione. Il Sud ha perso e tutto il suo mondo è crollato.
E' il film-fiume più famoso della storia del cinema, campione assoluto d'incassi in dollari fino agli anni '70 (ma rimesso poi al 1° posto della classifica per numero di spettatori paganti), girato in Technicolor, melodramma e affresco insieme, firmato da V. Fleming, ma diretto anche dallo scenografo Cameron Menzies con contributi di George Cukor e Sam Wood. Il suo vero autore è il produttore David O. Selznick. Tratto dal best-long-seller (1936) di Margaret Mitchell (più di 60 milioni di copie vendute), ebbe 8 Oscar: film, regia, sceneggiatura, fotografia, attrice protagonista (V. Leigh), attrice non protagonista (H. McDaniel, 1° a un'attrice nera), montaggio, più un premio speciale a W. Cameron Menzies. È forse il film che ha dato origine al più alto numero di libri sulla sua lavorazione. 
Un'opera perfetta, è quello che vuole essere, una "grande evasione" di qualità. Spettacolo, interpretazione, ricostruzione, storia, musica, sceneggiatura: tutto funziona. Ha creato una serie di "precedenti di immagine" che fanno parte della comunicazione e della cultura del Novecento: la grinta ironica di Gable, quella capricciosa di Vivian, il gesto compassato di Howard, la dolcezza a oltranza della de Havilland, il buon senso e l'ingombro di Mamie. Tutti "segnali" che fanno parte delle abitudini di diverse generazioni di occidentali. Come alcuni grandi titoli del cinema, e forse più di tutti, Via col vento è qualcosa più di un film. È un vecchio amico, una cara abitudine.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

insospettabile, attesissimo numero 1 di paul moss!!!!!
cominciavano a girare scommesse a riguardo....direi che hai sorpreso tutti!!!
ottima scelta

Unknown ha detto...

scandaloso numero 1...cioè sul podio mi metti guerre stellari, blade runner e mi concludi al fotofinish con un reperto archeologico??? Non dirmi che non puoi vivere senza "Via col vento".. 222 minuti...

lafranzine ha detto...

questa non me l'aspettavo! Però effettivamente... bravo Paul!

Quante lacrime!!!

Jallo ha detto...

mai visto per pregiudizio, pero' devo ammettere che la sigla di porta a porta é l'unica cosa buona del programma

Unknown ha detto...

eh già Paulmoss questa volta ci hai sorpreso assai!Via col vento veramente non ce la saremmo mai e poi mai aspettato come top del top!
Però mi piace come rush finale!
E davvero quel film,seppur lungo e datato,rimane un cimeglio importante del cinema del XXsecolo...
Indimenticabile Rossella che si fa stringere il busto dalla mitica Mami!!!
Oscar del miglior critico dell'anno a PaulMoss!

paulmoss ha detto...

grazie a tutti per la pazienza..e i commenti:)

@ ema & Filippo: abbandonate ordunque i pregiudizi, e capirete che senza Via Col Vento non sarebbe mai venuto tutto il resto.
vale anche per il sottoscritto..