di
Paul Krugman
LA CRISI non è l'unico avvenimento temibile in corso. Un'altra bruttissima cosa si sta profilando sullo scenario politico: mentre diminuiscono sempre più le chance di John McCain di essere eletto, le folle che accorrono ai suoi comizi elettorali sono, a detta di tutti, sempre più preda di una folle isteria collettiva. Non si tratta di un mero fenomeno di massa. Lo si percepisce dai mezzi di informazione della Destra e in una certa qual misura dai discorsi stessi di McCain e di Sarah Palin. Abbiamo già assistito a un fenomeno di questo tipo.
Una delle realtà oggettive che da un certo punto di vista sono state completamente cancellate dalla storia convenzionale della politica è l'isteria pura che contrassegnò gli attacchi ai Clinton - erano trafficanti di droga, avevano fatto ammazzare Vince Foster (oltre a molta altra gente), erano in combutta con potenze straniere. Tutte queste baggianate non sono apparse soltanto su pubblicazioni di secondaria importanza: sono state discusse al Congresso, sono state confermate dalla pagina degli editoriali del Wall Street Journal e così via. Tutto ciò si può sintetizzare in una constatazione: una significativa percentuale della popolazione americana, sostenuta da moltissimo denaro e forti influenze politiche, molto semplicemente non considera legittimo un governo in mano ai liberal (e nemmeno a liberal molto moderati). Si supponeva che Ronald Reagan avesse sistemato la questione una volta per tutte.
Che accadrà se sarà eletto Barack Obama? Le cose andranno ancora peggio di come sono andate durante gli anni dell'Amministrazione Clinton. Di sicuro salteranno fuori accuse folli, e non mi stupirei di assistere anche a episodi di violenza. I prossimi anni saranno molto, molto difficili.
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