quando il sole cala, si alza il venticello e finalmente aspetti che l'acqua della vasca si riempia per goderti un infinito bagno caldo, arriva il momento delle riflessioni sbiruline.
vorrei riflettere con voi su un'impressione che mi ossessiona in questi giorni: quest'anno piu del solito mi pare che la settima del design stia trascinando dietro al suo baraccone una decadente e scivolosa umanità distratta, e grazie alla mia magica esperienza alla fabbrica del vapore sto avendo modo di osservarla da vicino:
è come se qualche divinità bizzarra abbia preso corposi guardaroba anni 70, corposi guardaroba anni 80 e qualche accessorio 800entesco, abbia frullato tutto e messo da parte in una gradne terrina poi abbia preso tutti i peggio rincoglioniti del pianeta, li abbia denudati
e poi abbia nebulizzato su di essi in modo casuale la terrina di abiti ed accessori e poi abbia detto loro: "andate per milano e snobbate...."
non sono solita badare alle apparenze, puoi vestirti anche di sole cartine delle goleador per quanto mi interessa, basta che tu ti renda conto che sei vestito cosi, che cosa vuoi comunicarmi e soprattutto perchè stai al mondo. invece stormi di gente distratta arriva in pellegrinaggio e fa tappa in galleria da careof-viafarini perchè su qualche benedetto santino sta scritto cosi...entrano a fiotti, si aggirano tra i pezzi esposti guardando in aria, fanno milleduecentocinquanta fotografie a qualsiasi cosa muniti della loro eos400 o nikon D47, toccano, provano, tastano, si siedono, poi escono.
ma perchè? perchè? perchè?
io non capisco noncapiscononcapiscononcapisco
e allora ballo
la discomusic
( e chi ha colto colga)
da parte mia, ho solo sempre piu voglia di vestirmi con un jeans e una maglietta, alla nino d'angelo.
ma ora vado a farmi un bagno, sperando di non affogare nella vasca... perchè farebbe troppo anni '90 e sarei decisamente out, vero?
2 commenti:
Devo dire che io mi sento parte della descrizione che hai fatto :-(
Mi trovo dolorosamente a concordare con te, ma... non è un segno del tutto negativo. Sono un pò di giorni che penso a un post per melting minds, direi che sarebbe una giusta risposta a questa tua riflessione.
Appena ho un attimo di relax lo scrivo.
io condivido le sensazioni di gaia, specie dopo due anni passati a vedere la gente che vede libri e non li guarda, subisce influssi e non li capisce (la cosa é quintuplicata durante la settimana del mobile), in quel calderone di chiccheria e snobismo radicalchic che é 10 corso como.
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