venerdì 27 febbraio 2009
Befolx, un po' più lungo ma senza le gag
giovedì 26 febbraio 2009
Non c'è 2 senza 3...
Basta,ho finito..adesso per almeno 2 mesi non parlerò di concerti reggae...
Ma da maggio...hihihi!
Buona giornata a tutti..
In Astinenza di Reggae...e di AfricaUnite!
Carino anche il video!..
Io voglio andare in Jamaica..
mercoledì 25 febbraio 2009
perché siam barche in mezzo al mare
Il tuo sbattere d'ali pesa...
Vicino ai tram le persone si elettrizzano..Inutile frullio.
martedì 24 febbraio 2009
Per Alice, dottoressa in lettere antiche
Tragedia classica in tre atti
PERSONAGGI:
IL RE DI CORINTO
IFIGONIA, sua figlia
ALLAH BEN DUR, primo pretendente
DON PEDER ASTA, secondo pretendente
UCCELLONE, CONTE DI BELMANICO, terzo pretendente
KIRO HITO, SAMURAI, quarto pretendente
ENTER O'CLISMA, gran sacerdote
IN MAN LAH, gran cerimoniere
BEL PISTOLINO, elefante sacro
CORO, di nobili vergini e popolo
per la lettura é consigliata la presenza dei genitori.
Silenzio... (10 febbraio 2009).
La parte 2 qui:
http://www.youtube.com/watch?v=VFwAZerCUzY
La parte 3 qui:
http://www.youtube.com/watch?v=NaRgfFsxEL8
Solo per i duri di stomaco.
lunedì 23 febbraio 2009
Profili Zodiacali 8 bit
http://www.yalp.alice.it/video/animation/adulti/aa/dv-50110690.html
sul banner a dx ci sono gli altri
Elvis Presley's Last Years: the NBC comeback! (1968)
Later dubbed the '68 Comeback Special by fans and critics, the show featured some lavishly staged studio productions. Other songs however, were performed live with a band in front of a small audience—Presley's first live appearance as a performer since 1961. The live segments saw Presley clad in black leather, singing and playing guitar in an uninhibited style—reminiscent of his rock and roll days. Rolling Stone called it "a performance of emotional grandeur and historical resonance." Jon Landau in Eye magazine remarked: "There is something magical about watching a man who has lost himself find his way back home. He sang with the kind of power people no longer expect of rock 'n' roll singers. He moved his body with a lack of pretension and effort that must have made Jim Morrison green with envy." Its success was helped by director and co-producer, Steve Binder, who worked hard to reassure the nervous singer and to produce a show that was not just an hour of Christmas songs, as Colonel Parker had originally planned.
By January, 1969, one of the key songs written specifically for the special, "If I Can Dream", reached number 12.The soundtrack of the special also broke into the Top 10. On December 4, when the TV ratings were released, NBC reported that Presley had captured 42 percent of the total viewing audience. It was the network's number one rated show that season.
Jerry Schilling recalls that the special reminded Presley about what "he had not been able to do for years, being able to choose the people; being able to choose what songs and not being told what had to be on the soundtrack. ... He was out of prison, man." Steve Binder said of Presley's reaction: "I played Elvis the 60-minute show, and he told me in the screening room, "Steve, it's the greatest thing I've ever done in my life. I give you my word I will never sing a song I don't believe in."
(parte 2 / continua)
* citato clamorosamente anche dai Texas (2000). Ricordate?
Carnevale 2009- Opposti Concordi Party
http://www.opposticoncordi.it/009/carnevale/programma.html
Vi linko al sito di Opposti Concordi per festone di Carnevale del 28.02.2229!
In prevendita il biglietto d'ingresso costa 15 euro con consumazioni a scalare.
Dopo le 22,in loco (v.Mecenate 84/90 )scatta a 25 euro...un po'troppi per le nostre finanze,no?!
Travestimento obbligatorio.
letizia ohhh letizia tu sei la reginetta di tutta baia domizia
Che dire è andata a scuola da Berlusconi: non ha risposto a nessuna delle domande fatte.
Di fronte all'incalzare di Fazio (incalzare per modo di dire) non sapendo bene come moivare una serie di azioni e di affermazioni, si è persino lanciata contro la defunta Alitalia...
Imbarazzante
ah una chicca: la parola cultura è stata citata dalle 40 alle 50 volte...
Elvis Presley's Last Years - Burning Love (1972)
domenica 22 febbraio 2009
Canzone per la notte...
...Oh ma che brutta fatica
Cadere qualche metro in là
Dalla mia sventura
Dalla mia paura
Purga post-sanremo
per svuotarvi timpani e intestino da tutte le porcherie sanremesi, non c'è ricetta migliore di questa:
'Scheherazade', meravigliosa creatura di Korsakov, suonata dalla London Symphony Orchestra (o Munchen Philharmoniker?) sotto la guida sapiente del grande Celibidache. Mozzafiato.
Potete trovare l'intera esecuzione in playlist su youtube qui: http://www.youtube.com/view_play_list?p=60150A3FA2AB8878
Quel demoniaccio del caro Korsakov, o ciò che di lui resta, vi saluta..
RECINZIONI - The "100 MOVIES I CAN'T LIVE WITHOUT" List
Un film di Luchino Visconti. Con Claudia Cardinale, Alain Delon, Roger Hanin, Katina Paxinou, Annie Girardot. Drammatico, b/n durata 116 min. - Italia 1960.
Una famiglia di contadini lucani si trasferisce a Milano negli anni del boom economico e si disgrega, nonostante gli sforzi della vecchia madre per tenerla unita. Nelle cadenze di un romanzo di ampio respiro narrativo con ambizioni tragiche e risvolti decadentistici, è il più generoso dei film di L. Visconti, quello in cui passioni antiche e problemi moderni sono condotti a unità. La congerie delle numerose fonti letterarie (T. Mann, Dostoevskij) trova ancora una volta il suo punto di fusione nel melodramma, nella predilezione per i contrasti assoluti. Quella dell'Idroscalo è una delle più tipiche scene madri di Visconti. Osteggiato dai politici e bersagliato dalla censura, è il solo film di Visconti che incassò nelle sale di seconda e terza visione più che in quelle di prima, in provincia più che nelle grandi città. Premio speciale della giuria alla mostra di Venezia. La vicenda giudiziaria continuò fino al 1966 quando Visconti fu assolto in modo definitivo. Nel 1969 la censura ribadì il divieto ai minori di 18 anni e nel 1979 fu allestita una nuova edizione per il passaggio in TV con altri tagli e taglietti.
La figura nera incontra il bianco
http://www.milanodabere.it/milano/mostre/mario_giacomelli_17077.html
...PERCHE' QUANTO E' ACUSTICOOO IL BIANCO E NERO!!!!
CHI CI VIENE?! fino al 22 marzo.
perchè sanremo è sanremo
l'avevo evitato con cura, ma poi oggi tutti i titoli dei giornali erano per lui... così l'ho ricercato su youtube...
Uno sfacelo... l'unica canzoncina che bene o male si salva, ma perchè non vuol dire un cazzo, è quella di Arisa.
Gli Afterhours... oddio va bene che il livello medio restante era basso... ma credo che Manuel Agnelli sia davvero alle cozze.
Una canzone più brutta non la poteva fare... sia a livello di testo che di melodia...
Vuoi fare una canzone che scuota gli animi? Ascolta Finardi prima va che è meglio.
Raiset's Regime.
sabato 21 febbraio 2009
Un Papa straniero.
venerdì 20 febbraio 2009
Provocazione?
Complimenti Alice!
Ebbbbbrava la dottoressa Ciotti!!!Alle 11 eravamo già tutti alcolizzati!!!Ma che altro dovevamo fare dopo aver visto le tue gambe atletiche [costrette in calze collant blu d'amianto]librarsi in volo sulla fatitica siepe della Statale...?!?!?!Quanto eri carina...Brava bella cippi!
(Tanto non la leggerai mai sta cosaa...perchè sei un essere atecnologico!Te credo!Sei una dannata antichista...!!!hihihihi!
Vai con Socrate!
giovedì 19 febbraio 2009
Primarie nel Pd.
mercoledì 18 febbraio 2009
Laurea Alice detta anche Ciotti
Venerdì 20 febbraio 2009 alle h.9,30 (circa...) in Festa del Perdono si laurea la nostra mitica Ciotti!!! Venite numerosi...mi raccomando!Ciao a tutti.
martedì 17 febbraio 2009
Lo stato delle cose.
Berlusconi e basta. Cappellacci resta sullo sfondo. Come d'altronde era già successo durante la campagna elettorale con il neogovernatore ridotto a comparsa davanti ad un Berlusconi torrenziale, pronto a battere l'isola palmo a palmo, mettendoci la faccia. La sua, non certo quella di Cappellacci. "L'ho scelto perché è il figlio del mio commercialista" disse presentandolo. E da allora l'immagine dei tanti comizi del Cavaliere nell'isola era sempre la stessa. Interventi fiume di Berlusconi, scherzi, battute e attacchi a Soru. E Cappellacci? Praticamente silente, defilato anche sul palco. Sempre un metro dietro al Cavaliere. E quando toccava a lui parlare, Silvio era impietoso: "Sbrigati che dobbiamo andare a pranzo". Risate e applausi dalla sala.
- da Repubblica, 17 febbraio 2009.
Facebook segue...
lunedì 16 febbraio 2009
monty python - Grecia contro Germania
Una canzone per oggi...
quando gli interisti si lamentevano... oggi invece invece sono tutto sorridenti...ma cosa è cambiato..?
domenica 15 febbraio 2009
sabato 14 febbraio 2009
ACHMED-The dead terrorist
venerdì 13 febbraio 2009
Io voto Renato Soru!
L'avevo già postato, ma mi fa troppo ridere..
Fine propaganda elettorale.
giovedì 12 febbraio 2009
Un'altra canzone per oggi...
Ci siamo attraversati fino nel profondo
Me c’è ancora qualcosa che non so di te
Al centro del tuo cuore
Che c’è?
So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
mercoledì 11 febbraio 2009
restyling
( bella sta cosa del mi piace e non mi piace...)
martedì 10 febbraio 2009
Mattheuspasion.
"E come il lirico canta il suo inno, così il popolo canta il suo canto popolare, per se stesso, spinto da un impulso intimo, e senza preoccuparsi se la parola sia comprensibile per chi non partecipa al canto. Pensiamo alle nostre proprie esperienze nel campo della più alta musica d’arte: che cosa possiamo comprendere del testo di una messa di Palestrina, di una cantata di Bach, di un oratorio di Handel se non partecipiamo noi stessi al canto? Una lirica, una musica vocale esiste soltanto per chi partecipa al canto: l’ascoltatore sta di fronte a tutto ciò come di fronte a una musica assoluta.
L’opera, peraltro, secondo le più chiare testimonianze, prende inizio dalla pretesa dell’ascoltatore di comprendere le parole.
Ma come? L’ascoltatore pretende? La parola dev’essere compresa?"
F. Nietzsche - Frammenti postumi.
Nitsch - Theater Orgie
Meltin'Minds Reloaded
State tranquilli… siete nel posto giusto… non avete sbagliato indirizzo!!
Contro la crisi e contro Facebook che rosicchia anime sul web e le intrappola in torbidi relazioni pseudo sociali… Meltin'Minds cambia faccia, ma non cervelli… la sua forma adesso è finalmente degna dei suoi contenuti e di accogliere e mostrare tutto ciò che ci rappresenta.
Era ormai troppo tempo che questo blog aveva bisogno di un lifting in stile Pamela Anderson… sono bastate poche idee insieme al nostro guru Fra e, per forutna, pochissimo silicone…
Tanto tempo fa (ormai è giusto dirlo…) Meltin'Minds cominciava la sua esistenza con l’immagine del Freedom of Expression Wall (from Berlin) simbolo di un muro bianco da riempire e colorare con assoluta libertà artistica… beh adesso questo muro è stato riempito da un complicato intreccio di emozioni, sfide, riflessioni, sguardi sulla realtà e incomprensioni che lo hanno trasformato nell’ immagine che vi accoglierà da qui in poi quando, dopo aver controllato il proprio profilo su Facebook vi ricorderete anche di lui… J
Ed è proprio in questo 2009 pieno di presagi di sventura, immagini apocalittiche e scelte al confine dell’umana capacità, che spero che Meltin'Minds diventi sempre più un punto di riferimento per noi e per chiunque passi su queste pagine...
Con orgoglio… vi benedico tutti!
p.s. non è finita qui...
lunedì 9 febbraio 2009
Soggetto del nostro tempo.
- da una lettera pubblicata su D di Repubblica.
sabato 7 febbraio 2009
Cartografie (o 'del leggere e scrivere')
Per l’esattezza, su una parete della mia camera. La parete contro cui la mia libreria trabocca di libri, pamphlet, grossi tomi, copertine colorate, fogli sparsi.
Per un ateo quale io sono, quel lato della stanza ha spesso svolto il ruolo confortante delle piccole immagini della Madonna poste sopra i letti dei credenti. A dispetto del grigiume e dello sconforto delle mie giornate, l’altare traboccante della mia libreria non ha mai mancato di ricordarmi quanto sapienza, quanto valore riflesso illuminasse il mio tiepido cammino. Tanti libri, come le scaglie di un’armatura. Frasi imparate a memoria, che si ergevano al mio fianco, come gli sgherri di un uomo con la coscienza sporca.
Li avevo letti tutti, e me ne facevo un vanto. Di molti conoscevo a menadito perfino le note biografiche dell’autore, aneddoti inclusi. Ero, nel mio villaggio, un piccolo intellettuale; lo stregone con la grossa maschera di legno.
E poi, un giorno di siccità, mentre eseguivo la mia ennesima danza della pioggia, la mia maschera si è rotta.
Tanti libri. Li avevo mai davvero letti?
Ne conoscevo le parole a memoria. Le avevo mai davvero comprese?
Possedevo tonnellate di carta inchiostrata. L’avevo mai voluta usare?
In un risveglio sgradevole, in cui da un sogno si passa alla stanza gelata, mi accorsi che il mio altare non profumava più di incensi, ma gridava vergogna.
Niente, non avevo mai letto niente.
Avevo passato gli occhi lungo le righe, aperto il mio magazzino alle loro ricchezze. Avevo messo tutto in un caveau, da mostrare ai collezionisti e ai curiosi nelle notti di sigarette e vino rosso.
Ma nulla era mai passato attraverso la mia carne.
La mia carne era analfabeta, pigra, digiuna.
Avevo letto Zarathustra, ma ero mai salito su un monte e ridisceso nella città chiamata Vacca Pezzata?
Avevo mai navigato nel cuore della tenebra?
Avevo mai distrutto il panottico, evaso la caverna, aperto la Fortezza Bastiani, guardato l’infinito dal mio quarto piano, trasformato la mia carne nell’alchimia di Zolfo e Mercurio?
Chiusi la porta alle mie spalle e mi vergognai della mia foglia di fico. Aprii i cassetti della biancheria e con panico nascosi tutti i miei libri, i miei fallimenti sghignazzanti.
Da quanto tempo tutto questo era stato in mostra?
Nelle notti di sigarette e vino mi passò la voglia di parlare. Fumai di più e vomitai il vino, ballai fino all’alba e scelsi le parole a caso. E al grigio si sommò il grigio, senza nemmeno uno specchio distorto in cui poter dormire.
E poi, un giorno di primavera, quando il mare diventa invitante, camminando per un mercatino di rottami trovai un vecchi libro in vendita. Un trattato di ingegneria nautica. Un manuale di pratica navale. Una cartografia di rotte transoceaniche.
Un libro senza allucinazioni, senza commiserazioni, senza intrattenimento e scaglie di armatura. Un libro inutile sulle mensole. Uno strumento.
Quella sera di primavera tornai a casa con gli occhi attenti e le vene vibranti.
Dov’era stata, fino ad allora, la mia zattera?
Quali terre avevo esplorato?
Quali migliorie allo scafo?
Quali manovre mi avevano teso i muscoli?
Quali corde mi avevano bruciato la pelle?
Quella notte di primavera la luna era soltanto un orpello.
Le mie parole divennero punte di compasso, lame di accetta.
Le mie dita scorsero veloci sulla carta e tracciarono nuove rotte, cartografie esatte delle mie direzioni. Scrissi col bianco della mia scia.
Capii che cosa scrivere, capii che cosa leggere. Come leggere.
Con lo sguardo attento del capitano, lo spirito astuto del fuggiasco, le scarpe del viandante.
Non volevo più libri, volevo suole.
E Dio benedica i calzolai e i cartografi, e ci trasformi in nomadi sulle vie dei canti.
Perché i nostri canti costruiscano le strade, e i nostri piedi seguano le note.
Fino a che lo spettacolo non decida di finire, il sipario marcisca e tutti gli spettatori crollino dalle loro poltrone. Fino a che i viandanti diventino una folla e non si chiamino più gente. Fino al giorno in cui ci si ritrovi attorno al fuoco, a raccontare le nostre imprese e insegnare come ripeterle.
Fino al mattino d’estate, in cui si ricomincerà a insegnare ed imparare.
E si deciderà, ancora una volta, di fare la Storia.
Federico
venerdì 6 febbraio 2009
giovedì 5 febbraio 2009
P.I.L. - This is not a love song (1983)
From Waltz with Bashir O.S.T.
mercoledì 4 febbraio 2009
Cara Milano mia
Per Milano piovevano preghiere pie e calme,la mia malinconia si è allagava piano di foglie gialle di autunni passati,quando lei si è chinata su di me e mi ha baciato: "Sei un cane arancione che mi fa senso,ma mi piaci lo stesso".
Così,cara città mia,tu hai perfettamente ragione a sostenere che il soldo pesa più dell'Anima,ma pure io ti rispondo che anche i Poeti hanno il loro bravo stipendio degli dèi: pane,aglio e chiacchere fosforescenti. Così si mangia lo stesso e si tira avanti la carretta non c'è male.
Certo,cara città mia,che nessuno crede più in niente e nessuno,ma almeno l'Amore qualcuno dovrebbe pensarci a salvarlo,o forse semplicemente è meglio che nessuno si preoccupi perchè tanto è Lui che salva noi. Così Roberto Longhi è un direttore è un direttore di una lunga catena di supermercati di buone azioni,Mauro Sinigaglia è protetto dalla Madonnina in persona. Icaro Ravasi è presidente di una banca di belle canzoni felici.
Così,cara Milano mia,ricordati dei Poeti che ti elogiano per niente se non per Bellezza e ti vogliono un bene dell'anima senza mai chiedere niente in cambio. Solo che qualche passante si fermi,prenda qualche piccolo libro e se lo porti a casa come un prezioso cielo stellato che soltanto tu,cara città mia,hai così pieno di santi,di peccatori,di belle donne e di artisti così coraggiosi e spericolati da affidare le loro Speranze solo al tuo vecchio grande cuore.
( D'Ambrosio Angelillo, "Ogni cuore è un enigma"#
Piccola Casa Editrice Acquaviva
http://www.dambrosioangelillo.it/ )
E date un occhio anche a questo blog,se v'interessa...http://soldatorock.blogspot.com/